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La foto satellitare del tratto di mare chiamato "mare chiuso" ( a ridosso di Lefkada ).
Cartolina di Natale 2018
Il viaggio è stato bellissimo ed il vento, mano a mano che aumentava, non faceva che aiutarci ad andare più veloci. Il moto ondoso creato dal vento, come lo stesso vento, erano entrambi a favore. Le cose sono cambiate una volta arrivati nei pressi della lingua di sabbia che occorre circumnavigare per entrare nella darsena antistante il ponte levatoio. Infatti, se esaminiamo la foto satellitare riportata qui sotto, si vedono bene i bassi fondali con acqua trasparente che si incontrano avvicinandosi a terra. Inoltre, nella foto è stata evidenziata, da una linea tratteggiata, la zona di bassi fondali non navigabile che si incontra verso costa entrando.
Fine
Spiccare il volo verso la libertà e la conoscenza fa di ogni vita una vita degna d'essere vissuta.
Da Pantelleria a Fiskardo
Navigation
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Domenica 8 maggio partiamo da Pantelleria di buon’ora: rotta per Mazara del Vallo. Quel che abbiamo in programma, è di fare una "crociera veloce" per portarci in poco tempo a Pylos, nella zona a Sud della costa ionica del Peloponneso. Qui, potremo sostare in attesa di una finestra di tempo maneggevole per traversare i capi e portarci all'isola di Creta dove abbiamo prenotato un posto annuale al marina di Ayos Nikolaos. Dopo un viaggio tranquillo, arriviamo a Mazara verso le 15. Troviamo subito posto alla Lega Navale Italiana dove conosciamo già quasi tutti i soci attivi. Scambiamo qualche parola con quelli che si trovano al momento nella grande sala così accogliente che caratterizza la loro sede e poi usciamo per andare "a spasso": una bella coppa di gelato sul lungomare ci regala infine un po’ di sapore d'una estate che deve ancora arrivare.
Elaborazione di un'immagine di Google Maps (immagine satellitare 1)
Foto dai nostri itinerari
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Il percorso da Pantelleria a Fiskardo nel periodo 8 maggio-25 maggio 2011
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Il giorno dopo, lunedì 9, partiamo per Sciacca, dove arriviamo alle ore 12. La famuccia a mare si fa sentire, così ci fiondiamo dritti al ristorante della Lega. Radio banchina ci aveva già dato precise informazioni su come si mangia qui: semplicemente il miglior ristorante di tutta la Sicilia… Prezzi estremamente contenuti (siamo alla Lega Navale, un'organizzazione che non ha scopo di lucro). Ci portano un “mare” di antipasti di pesce ed una portata gigante di “frittura di paranza”: ce ne ricorderemo per molti anni a venire.
Giovedì 12, dopo aver passato qualche giorno a Sciacca, partiamo per Licata. Un viaggio di cinquanta miglia piuttosto veloce con vento portante. A qualche miglio dall'ingresso del porto, il vento decide di rinforzare abbastanza per darci una certa "suspance" al momento in cui manovriamo per entrare. Ma poi, una volta dentro, tutto si tranquillizza. Sono le 16h:00' ed al marina (che avevamo prenotato in navigazione un paio d'ore prima) veniamo accolti come “prima barca” (…ed unica) nel giorno dell’inaugurazione di “Cala Del Sole” (così si chiama). Ormeggio gratis con acqua e luce. Festeggiamenti in corso a terra. Giro di ispezione delle nuove strutture su auto elettrica con alla guida il direttore (...) e l'indomani di buon'ora "brioche ancora calde e quotidiani del mattino" che ci vengono portati ed offerti direttamente a bordo. Che dire: tanti Auguri agli amici di Licata. Ci offrono di restare gratis anche un mese... Ma decliniamo l'invito. Non che la cosa non sia allettante... Ma siamo in viaggio-vacanza, non solo in vacanza: Creta ci attende.
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Il July al Marina "Cala del Sole" di Licata. E il primo giorno di apertura e ci siamo solo noi.
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Il giorno dopo, venerdì 13 partiamo per Marina di Ragusa dove arriviamo alle 15. Brutta sorpresa alla reception dove, col porto che rimane incredibilmente ancora vuoto dopo due anni dall’inaugurazione, ci chiedono 54€ per una notte (… proprio non capiscono!). Dopo lunga trattativa, ci concedono la tariffa dei dieci metri (37€). Dovremmo essere contenti per avere spuntato un prezzo che loro considerano decisamente basso... Ma non è così. Da troppo tempo in Italia la gestione dei posti barca è stata abbandonata alle voglie rapaci dei privati che non hanno altri interessi che fare profitto (non importa come). Cominciamo a pensare di arrivare presto in Grecia e rimanerci diversi anni.
Così, sabato 14, alle 6 del mattino, si parte nonostante il vento fresco per doppiare Capo Passero e puntare su Siracusa. Navigazione decisamente veloce: abbiamo di fronte un balzo di oltre 60 miglia (...voglia di Grecia). Già sul capo, il vento si abbassa ad una quindicina di nodi; il mare rimane buono ed il July vira a nord verso Siracusa (vedi foto sotto).
Passiamo Capo Passero con mare calmo e sedici nodi di vento che ci aiuta.
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Arriviamo "a razzo" a Siracusa e, alle 15h:30', siamo ospiti della Lega Navale che ci aspettava (ci conoscono bene qui). Ci sarà tempo arruffato nei prossimi giorni: poi pensiamo di partire per Roccella Ionica (ma potremmo anche andare direttamente a Crotone) giovedì prossimo, dovrebbe esserci una finestra di tempo maneggevole: vedremo! - Nel frattempo ne approfitto per fare revisionare la pompa dell'acqua di mare per il raffreddamento del motore. Qui c'è da raccontare una storiella simpatica... Già a Monastir avevo deciso che era ora di sostituire lo zinco sacrificale del motore. Ma, ahimè, in Tunisia non c'è stato verso di fare il lavoro. Il pezzo originale non era possibile averlo ed il pezzo che avevo fatto costruire apposta era risultato di qualità insoddisfacente. Così, una volta in Sicilia, mi sono rivolto alla Lombardini. Gentilissimi, mi hanno dato il numero di telefono della loro officina autorizzata di Pozzallo alla quale, per soprammercato, avevano telefonato anche loro. Così, quando ci siamo trovati a passare da Licata, ho chiamato l'officina per sapere se il pezzo fosse già arrivato per corriere. "Purtroppo non ancora" - mi hanno detto - "ma non si preoccupi; se siete diretti a Siracusa, sarà nostra cura portarvi il pezzo là dove vi trovate". E così hanno fatto: tutte persone davvero cortesi.
Il July alla Lega Navale di Siracusa. Una sosta di tre giorni prima del salto verso Crotone 140M
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Siamo partiti da Siracusa all'alba del giorno 19 maggio 2011: il 60° compleanno di Margherita. Abbiamo deciso di approfittare di questa finestra di tempo maneggevole. Durerà qualche giorno, poi peggiorerà di nuovo. Facciamo rotta direttamente per Crotone (un balzo di 140 miglia) dove abbiamo prenotato un posto alla Lega Navale per una notte. Arriviamo alle dieci del mattino (navigazione veloce)… Prima di partire, siamo rimasti un po' a pensare se fosse veramente il caso di salpare. 60 anni non si compiono tutti i giorni ed inizialmente si pensava di fare festa a Siracusa. Alla fine però, abbiamo deciso di mollare gli ormeggi... E Margherita ha compiuto i 60 anni in "crociera". Così, arrivati a Crotone facciamo festa, brindiamo e ci sentiamo felici d'essere così vicini alla meta. Non parliamo naturalmente di Creta (...) che sappiamo essere molto lontana in fondo all'Egeo, parliamo della Grecia dove avremo l'emozione di incontrare posti nuovi scendendo verso il Peloponneso. Così la mattina seguente si riparte.
Margherita ha compiuto i suoi primi 60 anni in navigazione. Questa foto è stata fatta a Crotone.
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Dopo un buon viaggio senza problemi, arriviamo a Santa Maria Di Leuca la sera alle 19:10. Appena sbarcati andiamo subito alla reception per fare l'ingresso e per pagare: vogliamo essere liberi di partire all'alba. Poi, doccia, relax, cena al ristorante in riva al mare (…) e l’indomani, di buon’ora, ancora una volta molliamo gli ormeggi e mettiamo in rotta per Corfù. E' la tappa del viaggio che ci porta in Grecia: non vediamo l'ora d'arrivare. Di Paleokastritsa (dove siamo diretti) conosciamo già tutto quel che serve e, durante il viaggio, ci mettiamo a fantasticare programmandoci la serata.
Sbarchiamo alle 16 circa (...) ahimè con una brutta sorpresa: ci siamo accorti che l’alternatore ha smesso di caricare. E' un bel problema ! Domani ci pensiamo !
L’indomani, 23 maggio, mi metto alla ricerca di una connessione WI-FI che funzioni decentemente. Ho in programma di telefonare col computer alla Lombardini e chiedere aiuto. Là conosco molte persone, soprattutto conosco Marco che ha la responsabilità della rete dei concessionari all'estero (quindi anche in Grecia).
Trovo un "baretto" col WI-FI lontano dal July. Gentili: mi lasciano lavorare per tutta la mattina.
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Così, comincio ad esplorare i dintorni del porto alla ricerca del posto che fa per me. Mi serve un posticino tranquillo con la possibilità di usare un tavolino con una presa della corrente vicina per alimentare il computer. Anche se dovessi fare chilometri carico come un mulo, parto attrezzato: porto con me persino la prolunga nel caso non trovassi una presa abbastanza vicina (vedi foto sopra - si vede la prolunga azzurra ai miei piedi).
Trovato il posto giusto, mi collego in internet e lavoro incessantemente per tutta la mattina. Quando siamo arrivati, il giorno prima, abbiamo dovuto spostare le lancette dell'orologio avanti di un'ora. Abbiamo navigato verso Est ed abbiamo passato la linea del fuso orario. Le nove qui sono le otto in Italia. Mi tocca aspettare le dieci per trovare qualcuno negli uffici. Ma poi trovo Marco (...) e lo informo dettagliatamente di quanto è successo. Un'ora prima d'arrivare, quando eravamo già in vista della costa, Margherita si accorge della spia accesa nel quadro motore: l'alternatore non carica. Le batterie che abbiamo a bordo possono sostenere la barca col motore diesel in funzione (con l'alternatore guasto) per molte ore. Nessun problema da questo punto di vista. Ma adesso dobbiamo provvedere alla riparazione e siamo in un posto tanto bello quanto isolato. Marco mi da subito di che sperare: "A corfù abbiamo un concessionario molto valido" - mi dice -"Chiamo subito per vedere cosa possono fare per te... Appeno ho notizie, ti richiamo sul cellulare". Infatti, poco dopo, mi chiama e mi dice: "Mettiti in contatto con questo numero greco. La persona parla inglese. Mi hanno detto che sono disposti a venire nel primo pomeriggio". Chiamo subito e ci mettiamo d'accordo. Alle sedici dello stesso giorno l'alternatore viene sostituito e tutto torna in ordine. Eh.... ! San Lombardini !
Il July a Paxos sul lungomare in centro. E' mattina, solo poche persone sono in giro.
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Il 24 maggio si parte per Paxos dove arriviamo alle 13 (vedi foto sopra). Abbiamo già pranzato in navigazione. Una passeggiata. Poi il caldo ci spinge a fare il primo vero bagno della stagione: bellissimo. Dopo il bagno il caldo sparisce: si sta bene. Conosciamo già il posto: Paxos è uno degli scali più affascinanti delle isole ioniche… Tuttavia abbiamo altro in testa. Siamo impazienti di raggiungere luoghi sconosciuti. Abbiamo un solo dovere da assolvere prima di sentirci completamente liberi: la dichiarazione dei redditi 2011. Io, prima di partire, nel 2009, mi ero attrezzato per poter fare tutto via internet sia per me che per Margherita. Non mi servirà troppo tempo. Decidiamo di fare tutto a Fiskardo: il posto ideale. Poi, fatto il proprio dovere, andremo a Zacinto (un posto nuovo).
Elaborazione di un'immagine di Google Maps (immagine satellitare 2)
La rotta del July nel 2011 da Paxos a Fiskardo è in giallo; in verde il percorso alternativo.
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Così, la mattina del 25 si riparte direttamente per Fiskardo (isola di Cefalonia); evitiamo d’un balzo il passaggio per il canale di Levkas (la traccia in verde sulla foto sopra - immagine satellitare 2 - ) col suo ponte galleggiante e le inevitabili soste nel mare interno (Nidri, Sivota Bay o altro). Tutti posti già visitati l’anno scorso. Andiamo a Fiskardo con un piano preciso: acqua e luce in banchina e internet a bordo…: "dobbiamo proprio fare e finire la dichiarazione dei redditi di entrambi".
Arriviamo a Fiskardo alle 16 circa e, con sorpresa, il porto è pieno “a palla”. Troviamo tre barche che girano in tondo come squali, l’un l’altro guardandosi in cagnesco, cercando tutti un posto che non c’è: si dovrà stare all'ancora. Ma ecco spuntare il July: tutti gli sguardi si volgono verso l’ultimo arrivato… Forse, guardare la delusione di chi arriva per ultimo può attenuare la propria.
Il July procede dritto verso l'interno, non prepara l’ancora “a penzoloni” come gli altri; avanza piano… Sembra confuso. Poi, con rapida ed inaspettata manovra, si appoggia delicatamente di poppa in mezzo a due barche messe male (sono un po' storte ed occupano molto posto), apparentemente non c'è spazio per entrare, siamo solo appoggiati... Solo quel tanto che serve per accostare. Nella barca a sinistra, al momento, non c’è nessuno. La barca a destra e di una coppia di giramondo americani. “I’m sorry Sir” – dico rivolgendomi all’americano che è schizzato fuori all'istante e ci guarda con espressione preoccupata – “A trouble… My anchor winch seems to be out of order… That’s unexpected… Can you help me?” Così quel bravo marinaio ci fa spazio. Molla un po' da poppa e davanti a noi si apre un posticino appena sufficiente per entrare... Ma poi verrà anche quello dell'altra barca, un francese (...) e mollerà anche lui.
In pochi minuti il July è “ben incastrato” al sicuro fra le due barche. Poi, mentre Margherita scende per andare a prendere la scheda per acqua ed elettricità, io gonfio il gommone. Venti minuti di lavoro in tutto e la seconda ancora è in forza a prora... Le tre barche continuano a girare in tondo senza decidersi sul da farsi... Nessuno mi dice niente... Ma i loro pensieri li intuisco: è la legge del mare.
Ciao Fiskardo, è bello rivederti… Scendiamo a festeggiare!
Andiamo in un ristorantino proprio al centro della pittoresca banchina di Fiskardo da dove vediamo il July riposare sereno in mezzo agli altri. Ci mettiamo allo stesso tavolo che occuperò il giorno dopo (vedi foto sotto) quando comincerò a fare la mia dichiarazione dei redditi (statement of income).
Il July all'ormeggio la mattina successiva al nostro arrivo: tutta la folla di barche è sparita.
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Così, rimaniamo a Fiskardo tre giorni: più che sufficienti per espletare i nostri obblighi con il fisco. Ripartiremo, in modo del tutto improvviso, alle ore 11 del 28 maggio 2011... Ma questa è un'altra storia.