- indietro -
La foto satellitare del tratto di mare chiamato "mare chiuso" ( a ridosso di Lefkada ).
Cartolina di Natale 2018
Il viaggio è stato bellissimo ed il vento, mano a mano che aumentava, non faceva che aiutarci ad andare più veloci. Il moto ondoso creato dal vento, come lo stesso vento, erano entrambi a favore. Le cose sono cambiate una volta arrivati nei pressi della lingua di sabbia che occorre circumnavigare per entrare nella darsena antistante il ponte levatoio. Infatti, se esaminiamo la foto satellitare riportata qui sotto, si vedono bene i bassi fondali con acqua trasparente che si incontrano avvicinandosi a terra. Inoltre, nella foto è stata evidenziata, da una linea tratteggiata, la zona di bassi fondali non navigabile che si incontra verso costa entrando.
Fine
Spiccare il volo verso la libertà e la conoscenza fa di ogni vita una vita degna d'essere vissuta.
Favignana
Navigation
- istruzioni -
- indietro -
Al pontile della sede della "Lega Navale di Trapani" abbiamo passato una quindicina di giorni non consecutivi. Voglio dire che, inizialmente, siamo rimasti una settimana circa, poi siamo andati all'isola di Favignana dove siamo rimasti due o tre giorni. Il peggiorare del tempo ed una previsione meteo decisamente preoccupante, ci hanno indotto a ritornare a Trapani per rifugiarci al sicuro.
(Elaborazione di un'immagine NAVIONICS presa dal mio navigatore a bordo del July)
Foto dai nostri itinerari
- click -
Dalla carta nautica, si capisce quanta attenzione si debba avere per navigare in questo mare.
- indietro -
Siamo rientrati allo stesso posto che avevamo prima ed abbiamo così trascorso una seconda settimana alla Lega. Qui, appena rientrati, abbiamo avuto la migliore" dimostrazione " possibile di come a mare sia cosa " buona e giusta " esercitare la massima prudenza: in una notte tempestosa, due o tre ore intorno alla mezzanotte si sono rivelate veramente minacciose... sebbene fossimo in un porto ben protetto com'è il porto di Trapani.
Nella carta nautica riportata qui sopra, si vede bene come i dintorni di Trapani siano costellati da rocce, bassifondi e pericoli per la navigazione sparsi un po' ovunque. Andare e venire su questa rotta è una cosa che richiede la massima attenzione e, a meno che non si sia costretti, è meglio non trovarsi in mare da queste parti di notte o con burrasca o entrambe le cose insieme.
Comunque, in questa pagina, parleremo della nostra sosta nell'isola di Favignana. Com'è noto a tutti coloro che frequentano questo scalo, qui posto per le barche in transito non ce n'è.
Contact
ilviaggiodeljulymail@gmail.com
- indietro -
I locali hanno occupato con i loro barchini ogni centimetro dello specchio d'acqua protetto e, semplicemente, "il transito non è previsto". Naturalmente non è questa la sede per affrontare una discussione sulla cronica mancanza di posti barca per il "visitatore" occasionale... E non lo faremo. Accenniamo però al fatto che siamo di fronte ad un problema che si presenta su tutte le coste italiane e non solo a Favignana. Noi comunque eravamo preparati. Sapevamo già ed eravamo psicologicamente pronti. Volevamo approfittare sapendo che ad aprile non c'è ancora "turismo" e la nostra presenza, anche se con un ormeggio "garibaldino", sarebbe stata tollerata più facilmente. Così, appena arrivati, dopo una rapida occhiata per guardarci intorno, abbiamo accostato al primo peschereccio in cima al molo e ci siamo "appoggiati". Abbiamo chiesto, per prudenza, ad un "pescatore" che abbiamo trovato a terra, se potevamo restare: soprattutto ci siamo informati per sapere se il peschereccio al quale ci eravamo affiancati dovesse salpare quel giorno. Una volta tranquillizzati, ci siamo sistemati e ci siamo preparati a scendere a terra per la nostra prima "ricognizione".
- indietro -
La prima giornata è passata in fretta. Abbiamo fatto un "giro" per tutto l'abitato. Lo abbiamo traversato fino a raggiungere il litorale fuori dal porto dal quale si vede l'isola di Lèvanzo. Poi siamo andati a vedere la spiaggia in fondo alla baia e la vecchia tonnara ormai chiusa. Qui, su questo litorale, Margherita ha trovato in vendita la "casa dei suoi sogni"... Una casetta direttamente affacciata sul mare con un cortiletto interno che consente di fare " vita all'aperto " anche senza uscire dalle mura domestiche. Dopo il bel pomeriggio passato passeggiando (per farci venire un po di famuccia...), abbiamo deciso di andare ad assaggiare la "pasta alla norma" in un localino che avevamo già adocchiato. La "faccenda" della "pasta alla norma" andava avanti ormai da qualche tempo sul July. Io sono nato in Sicilia e qui ho passato i primi quattro anni della mia vita. Ricordo benissimo la "pasta con le melanzane" che faceva mia nonna. Un piatto popolare mediterraneo buonissimo che non aveva alcun bisogno di andare a scomodare la "Norma di Bellini" per essere meglio apprezzato. Così, anche se oggi tutti parlano di "pasta alla Norma", anche gli stessi siciliani, nessuno mi toglierà mai dalla testa che questo nome ha origine da "motivazioni turistiche" e che è arrivato molto dopo l'abitudine popolare spontanea di fare gli "spaghetti al sugo con melanzane fritte e basilico fresco" (guarda caso, tutti ingredienti che abbondano in Sicilia). Inoltre, saper mangiare è un fatto di cultura ed io conosco, in dettaglio, ogni particolare della preparazione della "pasta con le melanzane". Sono tutti dettagli importanti al fine di poter raggiungere il giusto equilibrio di gusto. Così abbiamo deciso di andare a provare per vedere come la fanno a Favignana. Così, tra una forchettata e l'altra (niente male), parlando del più e del meno, ci è venuta l'idea di salire a piedi, l'indomani, alla fortezza. Non sapremo mai quanto l'idea fosse conseguenza del desiderio di visitare le rovine, di vedere il panorama delle isole dall'alto, o piuttosto la voglia di "metter a posto la coscienza" pensando, mentre affondavamo le forchette tra gli spaghetti, che tanto avremmo avuto l'occasione di smaltire subito tutte quelle calorie. Comunque, detto fatto, l'indomani mattina, abbastanza presto, siamo partiti dal July per salire "in quota". Abbiamo fatto un filmatino che vi proponiamo qui sotto.
- indietro -
Poi, come abbiamo già detto, le previsioni meteo hanno cominciato a suggerirci di andare a trovare un rifugio meglio ridossato. Non avevamo alcuna voglia di lasciare Favignana... Ma la sicurezza a mare è cosa da affrontare seriamente e non sono concesse deroghe. Così, l'idea migliore ci è parsa quella di rientrare a Trapani e di cercare di rioccupare lo stesso posto che avevamo alla Lega Navale prima di partire. Qui sotto alcune foto che abbiamo fatto durante il nostro soggiorno a Favignana.
- indietro -
Album fotografico della nostra sosta a Favignana.