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La foto satellitare del tratto di mare chiamato "mare chiuso" ( a ridosso di Lefkada ).
Cartolina di Natale 2018
Il viaggio è stato bellissimo ed il vento, mano a mano che aumentava, non faceva che aiutarci ad andare più veloci. Il moto ondoso creato dal vento, come lo stesso vento, erano entrambi a favore. Le cose sono cambiate una volta arrivati nei pressi della lingua di sabbia che occorre circumnavigare per entrare nella darsena antistante il ponte levatoio. Infatti, se esaminiamo la foto satellitare riportata qui sotto, si vedono bene i bassi fondali con acqua trasparente che si incontrano avvicinandosi a terra. Inoltre, nella foto è stata evidenziata, da una linea tratteggiata, la zona di bassi fondali non navigabile che si incontra verso costa entrando.
Fine
Spiccare il volo verso la libertà e la conoscenza fa di ogni vita una vita degna d'essere vissuta.
Naxos 2012
Navigation
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Durante la nostra sosta nel porticciolo di Naoussa (- click -) facciamo amicizia con Guido e decidiamo di affittare due moto per venire a visitare Naxos, un isola vicinissima. L'immagine satellitare sotto mostra la rotta del July per arrivare a Naoussa e la vicina isola di Naxos.
Elaborazione di un'immagine di Google Maps (immagine satellitare 1)
Foto dai nostri itinerari
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La rotta del July per arrivare a Naoussa e l'isola di Naxos dove ci rechiamo in moto col traghetto.
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Arrivare col traghetto in sella ad una moto è un'esperienza interessante. Il tragitto da un'isola all'altra dura ben poco e, quando si abbassa il portellone, con la moto scendiamo a terra sgaiattolando tra le automobili che lasciamo indietro a districarsi nel traffico. Abbiamo già studiato il percorso, imbocchiamo subito la strada che ci porta verso l'interno. In realtà, non siamo interessati in modo particolare a visitare qualcosa di impegnativo: ci piace l'idea di fare un giro in moto godendo della libertà che questo mezzo ci regala.
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Visitiamo una antica e sperduta chiesetta di campagna.
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Ci lasciamo andare al puro piacere di andare lungo strade dai panorami affascinanti col solo fine di ottenere una visione globale che ci consenta di dire che conosciamo l'isola... Almeno morfologicamente. Cionondimeno, non tralasciamo di fermarci e scendere a visitare quello che incontriamo per strada... Come questa bella e antica chiesetta di campagna che sorge nel nulla... O meglio... Che sorge tra i campi che si aprono a perdita d'occhio in ogni direzione (foto sopra). Oppure come il ben più famoso Temple of Demeter (Tempio di Demetra, la madre terra...) che visitiamo non molto distante dalla chiesetta di prima (foto sotto).
Visita al Temple of Demeter (Tempio di Demetra, la madre terra...).
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Comunque, dopo un bel giro in moto che ci ha portato un po' dappertutto, siamo rientrati volentieri nell'abitato di Naxos paese. Adesso abbiamo almeno un'idea di com'è quest'isola... Io e Margherita ci riproponiamo di tornare in futuro, prima o poi: ci potremmo piazzare in barca nel porticciolo, dove esiste un pontile galleggiante a pagamento con acqua e luce, che, in teoria, è prenotabile. Potrebbe essere bello rimanere ad oltranza fino a quando non si decidesse di ripartire.
Nella foto sotto si vedono le strutture del porto in secondo piano e, in primo piano, alcune barche all'ancora in uno specchio d'acqua parzialmente protetto. Quello che nella foto non si vede è quanto “si balli” all'ancora... Non credo che ci piacerebbe.
Vista del paesino di Naxos e dello specchio d'acqua semiprotetto dove sostare all'ancora.
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Il paesino è molo bello. La parte migliore è quella antica che si arrocca attorno al castello (o Kastro) che, come al solito, si trova sulla sommità. Anche qui gli abitanti hanno dipinto tutte le case di bianco e tendono a mantenere lo stile cicladico con gli infissi in azzurro. Il risultato è eccellente... Ma non raggiungono, a mio parere, i livelli estetici di Naoussa, di Mikonos o di Thirà ed Oia a Santorini (metto insieme questi nomi per fissare una sorta di standard di prima grandezza).
La foto sopra è stata presa dall'isolotto Pili (Πυλι in greco) che è collegato a terra da un istmo che viene sommerso dall'acqua quando il mare è in tempesta. La sua vicinanza all'abitato ed una enorme porta (tutto ciò che resta di un antico tempio) che svetta contro l'azzurro del cielo fanno di questo luogo un punto di gettonato “pellegrinaggio” da parte dei turisti in visita a Naxos.
La Portara, porta di un antico tempio ad Apollo mai ultimato.
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La porta è tutto ciò che rimane di un tempio ad Apollo incompiuto. Ciascuno dei due stipiti, in marmo, è alto quasi sei metri e pesa circa venti tonnellate. Si sa che la costruzione di questo tempio fu avviata nel corso del VI secolo A.C. e che subì degli “stop and go” diverse volte. Ma non fu mai finito e, nel corso dei secoli, gli abitanti di Naxos utilizzarono gran parte delle pietre, tagliate e già posate, per portare avanti le proprie costruzioni del momento. Si pensa che la porta sia rimasta in piedi grazie al peso enorme dei pezzi che risultano impossibili da trasportare senza l'impiego di un'adeguato dispiegamento di mezzi.
A questo punto, ci concentriamo sulla visita della parte antica dell'abitato e del castello intorno al quale sono addossate tutte le case. Il video sotto mostra una raccolta di immagini che testimoniano ciò che vediamo durante tutta la nostra visita a Naxos.
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Album fotografico - click - "Naxos" - istruzioni -
Quando arriva l'ora di salpare di nuovo per tornare indietro a Paros, dove abbiamo la barca, ci ripromettiamo ancora una volta di tornare a Naxos col July e starci per qualche settimana. Abbiamo visto anche altri porticcioli sull'isola dove potremmo restare alcuni giorni... Vedremo!
Intanto il traghetto ci riporta indietro in un mare che, se non possiamo dire che sia mosso, non possiamo neanche dire che sia calmo: è la Grecia!
P.S. Verremo a Naxos nel 2017 ( lo faremo in "Crociera con Pierre e Dominique" - click -)