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La foto satellitare del tratto di mare chiamato "mare chiuso" ( a ridosso di Lefkada ).
Cartolina di Natale 2018
Il viaggio è stato bellissimo ed il vento, mano a mano che aumentava, non faceva che aiutarci ad andare più veloci. Il moto ondoso creato dal vento, come lo stesso vento, erano entrambi a favore. Le cose sono cambiate una volta arrivati nei pressi della lingua di sabbia che occorre circumnavigare per entrare nella darsena antistante il ponte levatoio. Infatti, se esaminiamo la foto satellitare riportata qui sotto, si vedono bene i bassi fondali con acqua trasparente che si incontrano avvicinandosi a terra. Inoltre, nella foto è stata evidenziata, da una linea tratteggiata, la zona di bassi fondali non navigabile che si incontra verso costa entrando.
Fine
Spiccare il volo verso la libertà e la conoscenza fa di ogni vita una vita degna d'essere vissuta.
Ritorniamo dal July
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...Ed anche quest'anno, come sempre succede, è arrivata l'ora di “rientrare” in barca. L'inverno è alle spalle e domenica 31 marzo partiamo da casa per raggiungere il July a Leros, isoletta del Dodecaneso dove ha atteso in secca il nostro ritorno. Alle 7 del mattino viene a prenderci l'amico Pasquale per portarci alla stazione della metropolitana; la moglie Daniela, dato l'orario impossibile, rimane a dormire ancora un po' (ci siamo appena visti il giorno prima a pranzo da loro per festeggiare insieme la nostra partenza). Grazie Pasquale... Non sai quanto sia apprezzato il tuo gesto.
Elaborazione di un'immagine di Google Maps (immagine satellitare 1)
Foto dai nostri itinerari
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L'aereo ci porta direttamente sull'isola di Kos dalla quale proseguiremo per Leros col catamarano veloce.
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Il metrò ci porta in pochi minuti alla stazione centrale dove prendiamo al volo la navetta che va a Malpensa. Tutto fila liscio... Senza intoppi. In aeroporto l'esperienza ci aiuta molto: ci consente di sentirci sempre a nostro agio e siamo rilassati.
Contact
ilviaggiodeljulymail@gmail.com
Il volo per Atene parte regolarmente e, dopo circa 2h e 15', atterriamo: "αεροδρομιο βενιζελος" (aeroporto Venizelos - scalo internazionale). Ce la pigliamo comoda: abbiamo tutto il tempo. Dobbiamo proseguire con il volo per Kos alle 18h:00'. Ancora una volta "tutto senza imprevisti" ed atterriamo nell'isola di Kos alle 18h:55' in punto. In un attimo siamo sul bus che attende all'esterno e che ci porta a Kos Town dove abbiamo prenotato un albergo per la notte.
L'indomani mattina, alle 11h:00', il catamarano veloce della Dodecanisos Seaways ci porta a Leros dove un taxi, in meno di cinque minuti, ci lascia in albergo. Alle 12h:40' prendiamo possesso della camera che terremo per tutto il tempo dei lavori sulla barca... Lo lasceremo il giorno 21 quando il July sarà ormai in acqua.
Ad ogni modo è ormai ora di pranzo. L'albergo è a Pandeli (la più bella località dell'isola) e ci rechiamo a piedi al nostro ristorante preferito: Pirofàni.
Ops!... Pirofani è chiuso. La stagione non è ancora cominciata. Troviamo comunque aperto da Apostolis... Ci conoscono anche qui. "Polpo stifado" è quello che scegliamo per festeggiare il rientro in Grecia. Ottimo pranzo e inizio degno delle grandi speranze per la stagione che comincia.
Foto presa dal tavolo dove stavamo pranzando nel ristorante Apostolis di Pandeli.
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La foto sopra, presa dal tavolo dove stavamo pranzando, mostra chiaramente l'aspetto “invernale” intorno a noi. Tutte le taverne che affacciano sul mare, che in estate hanno I tavolini fuori (anche sulla spiaggia), sono chiuse. Persino da Apostolis, dove per fortuna troviamo aperto, sotto la tettoia ci sono solo pochi dei tanti tavoli disponibili abitualmente... Fa un certo effetto.
Proviamo una profonda contentezza per il fatto di essere qui: siamo dei privilegiati... Già in vacanza in forte anticipo sui tempi della gran maggioranza delle persone.. Ed inoltre qui ci conoscono e ci sentiamo quasi accolti come “amici”.
Infatti, subito dopo pranzo, ci concediamo due passi per le viuzze di questo borgo e ci spingiamo fino in fondo al molo. Alcuni pescatori sono intenti a lavorare alle loro reti: ci riconoscono e ci salutano. Con uno di loro, Λεφτερισ (Lefteris) che conosciamo più degli altri, scambiamo due chiacchiere di benvenuto. Non parla inglese. Ma ci capiamo lo stesso.
Abbiamo un nostro piccolo terrazzo nell'hotel che abbiamo preso a Pandeli.
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Anche in albergo, che raggiungiamo poco dopo nel primo pomeriggio, ci troviamo bene. Abbiamo anche un nostro piccolo terrazzo che da sul mare (foto sopra). Abbiamo scelto un alberghetto un po' all'interno rispetto alla spiaggia. Ci è piaciuto soprattutto per due motivi: per come è fatto (lo vedevamo tutti I giorni l'anno prima quando a piedi ci recavamo ad Agia Marina per comprare il pesce appena pescato) e perché è molto vicino alla trattoria “da Michele”... Un italiano col quale abbiamo fatto amicizia che sa preparare prelibatezze italiane impossibili da gustare qui in Grecia. Soprattutto la pizza (difficile trovarla così buona anche in Italia).
il July ha "dormito" tutto solo durante l'inverno.
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Naturalmente, non resistiamo a lungo... Riposeremo dopo. Partiamo dall'albergo e ci dirigiamo a piedi da Pandeli fino a Lakki dove ci “fiondiamo” ad affittare la moto per tutto il mese. Poi, finalmente, andiamo a vedere il July (foto sopra).
Così di fatto si conclude la giornata del nostro arrivo. La barca ci assorbe totalmente e la sera facciamo un po' di spesa e mangiamo in hotel. Non abbiamo preso una camera, ma uno "studio" (come lo chiamano qui) dotato quindi anche di cucina dove vivere in reale autonomia fino a quando il July non sarà pronto ad affrontare il mare.