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La foto satellitare del tratto di mare chiamato "mare chiuso" ( a ridosso di Lefkada ).

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Cartolina di Natale 2018

Il viaggio è stato bellissimo ed il vento, mano a mano che aumentava, non faceva che aiutarci ad andare più veloci. Il moto ondoso creato dal vento, come lo stesso vento, erano entrambi a favore. Le cose sono cambiate una volta arrivati nei pressi della lingua di sabbia che occorre circumnavigare per entrare nella darsena antistante il ponte levatoio. Infatti, se esaminiamo la foto satellitare riportata qui sotto, si vedono bene i bassi fondali con acqua trasparente che si incontrano avvicinandosi a terra. Inoltre, nella foto è stata evidenziata, da una linea tratteggiata, la zona di bassi fondali non navigabile che si incontra verso costa entrando.

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Fine

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Spiccare il volo verso la libertà e la conoscenza fa di ogni vita una vita degna d'essere vissuta.

San Vito Lo Capo 2015

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Arrivati a San Vito Lo Capo dopo una veloce “cavalcata” provenienti da Cefalù, ci presentiamo allo Yacht Club dove ci aspettano: abbiamo prenotato per una decina di giorni (abbiamo deciso di passare qui il compleanno di Margherita ed il “festival degli aquiloni”). Giuseppe, il nostromo, allertato per radio, si fa trovare pronto ad assisterci su uno dei pontili. Mi fa cenno di accostare tra belle barche che già troviamo a mare in una stagione ancora agli inizi. Lui non sa che quando "soffia", come sta facendo adesso, la manovra di accosto, se possibile, è meglio farla con vento in poppa. Così, mi avvicino e gli indico che preferirei mettermi dall'altra parte del pontile, dove vedo anche alcune barche ad uso professionale (portano i turisti alla “riserva dello Zingaro”). Dalla faccia che fa, si indovina che non capisce come si possa rinunciare al posto migliore... Ma acconsente. Fatto il giro del pontile, mi sistemo con facilità vicino ad una di queste... E sarà una bella scelta. Conosceremo e faremo amicizia con Maurizio, comandante di peschereccio, che, visto il poco pesce che rimane in giro, durante l'estate ha pensato bene di portare in giro i turisti. Uno splendido personaggio col quale condividiamo un certo modo di concepire la vita in mare.

Elaborazione di un'immagine di Google Maps                                                                          (immagine satellitare 1)

Foto dai nostri itinerari

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Mappa della Sicilia con la rotta del July da Cefalù a San Vito Lo Capo.

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Giusto il tempo dei convenevoli di rito (è domenica) e poi, sistemata la barca, dico a Giuseppe che passerò alla reception domani per i documenti. Improvvisamente, finiti i pensieri, la stanchezza mi assale di colpo. Mi sento tutte le ossa rotte. Non è normale. Così mi ritiro “nei quartieri di prora” e mi distendo a riposare. Usciremo domani. Ne avremo di tempo per rivedere questo bel posto... Ma non adesso... Domani.

Il giorno dopo mi risveglio pimpante e riposato. Anche Margherita, come me, si sente bene ed ha voglia di uscire... Ma piove. È piovuto per tutta la notte. Adesso pioviggina in verità, ma aspettiamo che smetta. Capisco solo ora il perché di tutta questa stanchezza. La barca ieri è stata "sballottata" violentemente per tutto il viaggio e noi venivamo lanciati di qua e di là. Solo per tenersi, o per ammortizzare gli urti, abbiamo dovuto lavorare di muscoli fino a ridurci così (quasi dieci ore). Il cielo è tutto nero come ieri a Capo Gallo e di smettere, questa pioggia, sembra proprio non averne voglia. Allora ci decidiamo ad avventurarci fuori. K-way, scarpe da barca (che si possono bagnare) ed ombrello: dovremmo essere in grado di resistere. Ma quel che ci aspetta, non lo immaginiamo davvero. Non è certo la pioggerellina a crearci qualche problema. Piuttosto, la notte di pioggia ha generato veri "ruscelli" che solcano veloci le strade in pendenza di San Vito. Ci è impossibile attraversare. Proviamo di qua, proviamo di là... Dobbiamo fare molti infruttuosi tentativi prima di trovare un varco a monte. Alla fine, capitiamo in un'invitante rosticceria. Hanno dei tavolini, ma, col tempo che fa, sono tutti vuoti. Ne usciamo con due buste piene di cose buone: mangeremo in barca... Asciutti e riscaldati: che tempaccio!

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Margherita a San Vito Lo Capo due giorni dopo il nostro arrivo (giorno del suo compleanno).

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Finalmente! La mattina dopo c'è il sole... È anche il compleanno di Margherita. Usciamo dalla barca ed andiamo a passeggiare verso il centro. Andremo a cercare un posto che “ci ispira”: mangeremo fuori. Andremo a trovare anche “il nostro” gelataio: non ci siamo ancora andati. Quando rasentiamo la spiaggia ci accorgiamo che stanno già provando gli aquiloni. La manifestazione comincia domani, ma qualcuno oggi ha deciso di allenarsi.

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Alcuni ragazzi "preparano il campo". Dormiranno in tenda sulla spiaggia.

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Ma oggi è il compleanno di Margherita... Agli aquiloni penseremo a partire da domani, quando ci sarà l'inaugurazione ed il via ufficiale alla festa. Per ora abbiamo già il nostro da fare per "perlustrare" il territorio alla ricerca di un ristorantino degno dell'anniversario. Certo, vedere tanti colori sventolare in cielo mette allegria... Ben vengano quindi. Comunque, facciamo il corso in lungo ed in largo alcune volte, ma rimaniamo “indifferenti” alla tentazione di entrare in qualche locale: nessuno di questi ci attira.

Allora, ci viene l'idea di prenderci un aperitivo in qualche bar... Il ristorante lo sceglieremo dopo. Usciamo fuori dalla strada principale e ci muoviamo a bordo spiaggia... E ci imbattiamo subito nel locale che fa per noi. Mentre sorseggiamo il drink, la cameriera ci informa che siamo nei tavolini bar di un bel ristorante situato subito dietro le nostre spalle. Incredulo di fronte a tanta fortuna, studio bene il menù (foto sotto) che mi faccio portare prima di decidere... OK. Mangiamo qui... E ci facciamo accompagnare al tavolo.

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Il posto ci attira... Ed anche molto. Ma mai fidarsi: "guardiamo attentamente il menù".

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Tutto va bene. Il posto è “quello giusto” e fanno anche le “busiate” col pesce: tipica pasta del trapanese molto in voga qui a S.Vito. La scelta del menù, quindi, diventa facile. Non ci facciamo mancare nulla: anche una fettina di cassata siciliana... Così, tanto per fare festa.

Passato, devo dire, molto bene il giorno del compleanno, arriva la festa degli aquiloni. Purtroppo per chi legge, non è possibile dare un'idea dell'atmosfera della festa. Gli aquiloni sono belli, certo, ma è l'insieme che diventa particolarmente suggestivo. Spendo allora poche parole e spero che il piccolo filmato che segue possa almeno dare un'idea di quel che ci circonda.

Filmato della spiaggia di san Vito Lo Capo durante la Festa degli aquiloni.

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In effetti, io mi sono limitato a dire che, al di là delle immagini, la cosa impossibile è quella di trasmettere l'atmosfera che ci circonda. Ma non è tutto. In questa manifestazione non mancano le mille bancarelle folcloristiche o particolari, come quella dove per pochi euro insegnano ai bambini come costruire un semplice aquilone che poi portano in spiaggia da provare. Anche la massa enorme di gente che affluisce per partecipare è notevole. Bar, ristoranti e negozi, naturalmente, fanno il pieno e tutti vanno in giro con l'aria di chi si diverte.

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Album fotografico   - click -   "San Vito 2015"     - istruzioni -

La domenica seguente, dopo quella del nostro arrivo, si conclude la grande festa. La sera il cielo viene illuminato dai migliori aquiloni che vengono puntati da opportuni riflettori. Lo spettacolo è molto suggestivo. Noi, per un po', ce lo vediamo in mezzo alla folla... tutti col naso all'insù... Poi pensiamo bene di andarcelo a vedere dalla barca, comodamente seduti in prima fila e con qualcosa da bere in mano. Una bella conclusione per una bella festa.

Finita la "splendida baldoria", riaffiorano alla mente i pensieri "profondi"... Quelli che sono stati messi da parte per tutto il tempo della sosta: "ripartire". Non ci dimentichiamo che siamo diretti in Spagna. Se siamo venuti nella punta Ovest della Sicilia, vuol dire che, per andarci, faremo tappa in Sardegna. Ma non abbiamo ancora deciso con quali tempi andare in Spagna. Potremmo andare a Villasimius... Dove ci attendono Carlo e Susanna ( - click - ) del pontile lunga degenza di Kardamena (Dodecaneso - Grecia). Poi, da lì, potremmo fare rotta lungo la costa Est della Sardegna per andare a vedere i nostri posti di sempre, nella costa Smeralda e nelle bocche; oppure potremmo fare rotta diretta per le Baleari. Vedremo! Intanto faccio cambiare le tre candelette di preriscaldamento al motore. Le cambia Salvatore: una persona simpatica e capace che fa il meccanico di professione. È un parente dell'amico Maurizio, il nostro vicino di barca del momento. Bravo Salvatore e bravo Maurizio; questo lavoro andava proprio fatto. Alla fine, visto che il tempo non si aggiusta (continua a fare i capricci), decidiamo di partire per Favignana. La conosciamo già, ma è un'isola magica ed andarci ci "fa molto piacere". Partiremo da lì per Villasimius... Per il resto vedremo.