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La foto satellitare del tratto di mare chiamato "mare chiuso" ( a ridosso di Lefkada ).
Cartolina di Natale 2018
Il viaggio è stato bellissimo ed il vento, mano a mano che aumentava, non faceva che aiutarci ad andare più veloci. Il moto ondoso creato dal vento, come lo stesso vento, erano entrambi a favore. Le cose sono cambiate una volta arrivati nei pressi della lingua di sabbia che occorre circumnavigare per entrare nella darsena antistante il ponte levatoio. Infatti, se esaminiamo la foto satellitare riportata qui sotto, si vedono bene i bassi fondali con acqua trasparente che si incontrano avvicinandosi a terra. Inoltre, nella foto è stata evidenziata, da una linea tratteggiata, la zona di bassi fondali non navigabile che si incontra verso costa entrando.
Fine
Spiccare il volo verso la libertà e la conoscenza fa di ogni vita una vita degna d'essere vissuta.
Sosta a Le Grazie
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Il 1° luglio 2009 siamo partiti dal "Castelluccio" per Chiavari. Sembrava una delle solite partenze per le vacanze estive, una tappa fatta per vedere se tutto a bordo funziona, approfittandone inoltre per fare cambusa nel bel mercato all'aperto tra gli accattivanti negozi sotto i portici nel centro di questa splendida cittadina ligure.
(Elaborazione di un'immagine satellitare Google Maps) (immagine satellitare 1)
Foto dai nostri itinerari
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Rotta seguita dal July nel tratto di mare da Genova Pegli a Le Grazie (Spezia)
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Sapevamo bene invece di salpare per un lungo giro del Mediterraneo: un viaggio senza tempo. D'ora in poi, avremmo vissuto a bordo per la maggior parte dell'anno rientrando solo per le vacanze di natale. Il July era stato "preparato" migliorandone il "comfort" e avevamo anche dato la disdetta del nostro posto barca storico a Pegli. Tuttavia, l'atmosfera sulla barca era quella classica, sperimentata tante volte, della partenza per le vacanze in Sardegna. A Chiavari abbiamo trovato posto dietro il molo esterno, poi, fatta cambusa, siamo ripartiti il giorno dopo con destinazione "Le Grazie". La baia di "Le Grazie" si trova dentro la rada di "La Spezia": una volta imboccato il passaggio tra Portovenere e la Palmaria, si costeggia a sinistra, dopo una piccola insenatura con divieto d'accesso (Zona Militare) e dopo aver lasciato la diga foranea a destra, si entra virando a sinistra.
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ilviaggiodeljulymail@gmail.com
Questa bella foto rende abbastanza bene l'idea dell'atmosfera e dei colori della sera a Le Grazie.
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Purtroppo, dopo le operazioni di “carico” effettuate prima della partenza a Pegli e dopo le altre per far cambusa a Chiavari, la mia schiena, che non si lamentava da tempo, ha deciso di mettermi a “riposo forzato”. I primi dolori sono arrivati proprio nel corso delle manovre di attracco e mi hanno infastidito a tal punto che ho finito col fare un "passo falso" in coperta. Conclusione: la sosta, tra la ferita al piede ed il male alla schiena, è durata una quindicina di giorni.
Le Grazie è un posto molto frequentato anche da barche d'epoca di livello internazionale
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Giorni utili tuttavia per fermarsi abbastanza a lungo ed effettuare una “pausa di riflessione" in modo da superare l'agitazione di una partenza che "sotto-sotto" percepivamo come eccezionale. Ne abbiamo approfittato per passare ore piacevoli con gli amici e per fare qualche lavoretto… Abbiamo utilizzato per anni la sosta in questo paesino per mettere a punto la barca. Un ferramenta, fornitissimo, a pochi metri di distanza dal July, rende tutto più facile. Qui di seguito un "album" con qualche foto a ricordo di questa sosta.
Alcune immagini raccolte durante la nostra sosta a Le Grazie.
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