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La foto satellitare del tratto di mare chiamato "mare chiuso" ( a ridosso di Lefkada ).

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Cartolina di Natale 2018

Il viaggio è stato bellissimo ed il vento, mano a mano che aumentava, non faceva che aiutarci ad andare più veloci. Il moto ondoso creato dal vento, come lo stesso vento, erano entrambi a favore. Le cose sono cambiate una volta arrivati nei pressi della lingua di sabbia che occorre circumnavigare per entrare nella darsena antistante il ponte levatoio. Infatti, se esaminiamo la foto satellitare riportata qui sotto, si vedono bene i bassi fondali con acqua trasparente che si incontrano avvicinandosi a terra. Inoltre, nella foto è stata evidenziata, da una linea tratteggiata, la zona di bassi fondali non navigabile che si incontra verso costa entrando.

Rotta del July da Paleokastritsa a Gaios, nell'isola di Paxos.

Abbiamo ricordi incredibilmente belli di quella sosta a Paxos. Era nel 1993 ed avevamo appena comprato la barca nuova: ci eravamo spinti fino alla Grecia che non avevamo mai visitato prima. A bordo con noi c'era nostro figlio Marco con un suo amico ospite a bordo. Paxos ha tutte le caratteristiche della tipica isola greca: un'isola con un paesino sul mare che inizia e finisce sul litorale banchinato dove è possibile ormeggiare subito di fronte alle case, i bar, i negozi e le taverne. La foto qui sotto è in realtà uno strappo alla regola. Non è stata fatta in questo viaggio, è un ricordo del 1993.

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Fine

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Sporadi

Spiccare il volo verso la libertà e la conoscenza fa di ogni vita una vita degna d'essere vissuta.

Navigation

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È molto tempo che con Margherita parliamo del fatto che dovremmo andare in barca a “vederci” le Sporadi del Nord… ormai sono diversi anni. Così quest'anno, invogliati anche da una barca più confortevole del July, in grado di supportarci meglio nel caso di lunghe soste all'ancora fuori dai porti, abbiamo deciso che ci saremmo andati.

Elaborazione di un'immagine di Google Maps                                                                          (immagine satellitare 1)

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Foto dai nostri itinerari

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Rotta di AURORA da Myrina, nell'isola di Limnos a Patitiri nell'isola di Alonnisos.

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Forse, questa "storia" di essere preparati a passare molto tempo sull'ancora fuori dai porti ha bisogno di una qualche spiegazione. I documenti che abbiamo a bordo, nonché le varie informazioni raccolte negli anni, ci dicono sostanzialmente due cose:

1 ogni giorno, soprattutto nel pomeriggio, arriva un temporale con pioggia e vento forte

2 alle Sporadi dimenticatevi il posto in banchina (pochi posti e troppe barche)

 

Per questo motivo abbiamo programmato di arrivare nel mese di maggio: contiamo sul fatto che, non essendo ancora partita la stagione, le barche dovrebbero essere poche (relativamente).

Prima di partire da Myrina, ci mettiamo d'accordo con Aldo: lui partirà da Skiros e ci troveremo a Patitiri nell'isola di Alonnisos. Così il giorno 13 di maggio, dopo aver consultato il meteo che risulta comunque buono, AURORA lascia l'isola di Limnos con rotta SW.

 

Il viaggio, con un bel mare calmo, si svolge senza storia. La tappa è lunga: 72 miglia nautiche… ma AURORA è una barca confortevole e veloce e per noi questa distanza è diventata una normale tappa giornaliera quando siamo in viaggio. 

Contact

 

ilviaggiodeljulymail@gmail.com

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AURORA passa vicino all'isolotto Gioura, la prima delle Sporadi che incontriamo sulla nostra rotta.

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La prima isola delle Sporadi che incontriamo e Gioura (Psathoura è uno scoglio); ci passiamo abbastanza vicino da fare una bella foto (vedi sopra). Come si può vedere dall'immagine, più che un'isola, si tratta di un “pezzo” di roccia “gettato” in mezzo al mare: è ovviamente la punta di un'enorme montagna sommersa. Naturalmente si tratta di un'isola disabitata che non offre alcun punto adatto ad uno scalo.

Dopo poco (relativamente), passiamo a distanza il traverso dell'isola di Kirà Panagia: in un primo momento avevamo progettato di prendere terra proprio qui… ma gli accordi con Aldo per incontrarci a Patitiri hanno cambiato le cose.

Comunque, abbastanza agevolmente, AURORA percorre il tratto di mare tra Kirà Panagia e Alonnisos e ci troviamo ad imboccare lo stretto passaggio tra la stessa Alonnisos e Peristerà… Ad un video il compito di ricordare questo passaggio.

Video della navigazione di AURORA in arrivo nelle Sporadi: il tratto finale fra Alonnisos e Peristerà.

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A cinque miglia dall'arrivo, contattiamo Aldo: loro sono già “sistemati” nel porticciolo di Patitiri entrando a destra. Aldo mi suggerisce di dare àncora e mettermi al suo fianco… mi darà una mano per l'ormeggio. Non ci mettiamo molto ad arrivare e fare la manovra: in men che non si dica AURORA riposa al fianco di Isola Bianca… 

Siamo arrivati alle Sporadi.

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AURORA e Isola Bianca riposano dopo il lungo viaggio che le ha portate alle Sporadi del Nord.

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Abbiamo una strana sensazione fatta di un misto di curiosità e soddisfazione. Soddisfazione perché per lungo tempo abbiamo pensato a questo momento… ed ora ci siamo. Curiosità perché abbiamo l'ansia di conoscere tutto ma non conosciamo nulla. Ad ogni modo, per quel che rimane della giornata, preferiamo smettere di pensare: semplicemente ci godiamo il momento.

… E per fare ancora meglio, ce ne andiamo tutti in taverna a festeggiare.

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Consideriamo Patitiri solo il punto di incontro delle due barche: non cominceremo il giro delle Sporadi dall'isola di Alonnisos. Così, l'indomani mattina ci portiamo a Skopelos, più precisamente, andiamo ad Agnontas, un piccolo scalo all'interno di una baia solo parzialmente protetta. Dalle carte di bordo sappiamo che esiste un lato della baia banchinato: di solito è molto difficile trovarvi posto… ma siamo a Maggio… Speriamo.

Elaborazione di un'immagine di Google Maps                                                                          (immagine satellitare 2)

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Rotta di AURORA e Isola Bianca da Patitiri (Alonnisos) a Agnontas (Skopelos).

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Quando ci troviamo di fronte alla baia di Agnontas, un'enorme chiatta sovrastata da una robusta grù sembra proprio che ne ostruisca l'ingresso. Fortunatamente è solo un effetto ottico… anzi: una volta dentro troviamo tutta la banchina vuota e pronta ad accoglierci ovunque si voglia.

Decidiamo allora di evitare di dare ancora (come si dovrebbe fare per lasciare spazio agli altri) e di ormeggiare di lato in banchina (come ben si vede nella foto sotto).

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AURORA ed Isola Bianca ormeggiate di fianco in banchina ad Agnontas.

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È la prima volya che ci si rende conto che la decisione di venire alle Sporadi nel mese di maggio non ha solo vantaggi. Infatti, è pur vero che essere qui da soli e senza ressa è qualcosa di impagabile, ma al contempo bisogna riconoscere che è troppo freddo per avere voglia di fare il bagno; questo dettaglio, anche se non in modo determinante, comunque renderà la visita delle Sporadi diversa da come l'avevamo immaginata.

Voglio dire che starsene beati in una baia fantastica, dove la più grande attrazione è proprio il bagno a mare, in un momento nel quale ciò non interessa toglie gran parte delle possibilità di divertirsi.

Vedremo comunque di rimediare. Intanto per pranzo andiamo a sederci nel ristorante che abbiamo adocchiato appena sbarcati… così mangiamo seduti a ridosso della spiaggia con un panorama dai colori incredibili.

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Il ristorante occupa quasi interamente il fondo della baia di Agnontas.

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Nel pomeriggio, dopo aver fatto una passeggiata tanto per muovere le gambe, grande riunione nel pozzetto per decidere cosa fare. Io e Aldo abbiamo le idee chiare: vogliamo vedere tutto quel che c'è da vedere.

Alla fine, decidiamo di considerare la sosta ad Agnontas uno scalo tecnico: domani ci porteremo a Neo Klima, l'ultima sosta prima di Skiatos, l'isola più a Ovest, e da lì visiteremo le isole una dopo l'altra senza farci sfuggire nulla.

 

Come deciso quindi, l'indomani mattina si parte per Neo Klima con assenza di vento e sotto un cielo grigio che incombe su un mare che sembra olio. Per noi questa è una condizione meteo che percepiamo come strana… anche se strana non è. Voglio dire che veniamo in Grecia da tanti anni e qui l'assenza di vento è un fenomeno raro… però sappiamo da tempo che alle Sporadi il meteo è diverso da quello del resto dell'Egeo. 

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AURORA, di conserva con Isola Bianca, navigano verso Neo Klima, nell'isola di Skopelos.

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Stiamo navigando in acque che non conosciamo ed il meteo, così diverso dalle nostra aspettative, non ci lascia tranquilli. Da quando siamo arrivati il mare si mantiene calmo, ma non sono giornate serene: a volte un tempo uggioso senza vento ci fa temere il peggio. In realtà non succede niente… almeno finora… ma non riusciamo ad interpretare questi colori che passano dai toni minacciosi a quelli del bel tempo senza apparente motivo.

Così, prima di recarci a Skiatos, approfittiamo del fatto che dobbiamo sfilare davanti a Neo Klima per fare una bella sosta e vedere bene com'è: saremo così in grado di valutare in futuro se venire o no a Neo Klima per rifugiarci in caso di cattivo tempo.

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Il porticciolo di Neo Klima è tutto occupato da barche locali e forse c'è anche poco fondo per barche come le nostre, ma in compenso esiste un ampio avamporto con un molo di sovrafflutto in grado di offrire una buona protezione con venti del primo e del quarto quadrante. Questo vuol dire che in caso di burrasche da settentrione, ovvero nel settore NW-NE, la protezione è ottima.

 

Decidiamo quindi di rimanere qualche giorno a Neo Klima: affitteremo un'auto ed andremo a visitarci Skopelos.

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Alcune foto fatte a Neo Klima durante la nostra sosta.

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Dobbiamo dire per fedeltà di cronaca che a Neo Klima, a parte il porto, non c'è niente. Tuttavia per noi la sosta si è rivelata interessante: Aldo è riuscito a spuntare un buon prezzo per un'auto in affitto e, a questo punto, abbiamo deciso di prenderla in quattro qui piuttosto che nella capitale (dove il costo sarebbe stato sicuramente maggiore).

Ho raccolto qui sopra le poche foto fatte durante la nostra sosta a Neo Klima.

 

A Skopelos scopriamo qualcosa che rimarrà una costante nella visita di tutte le isole dell'arcipelago delle Sporadi: quello che c'è da vedere, lo si vede dal mare. Intendo dire che nell'entroterra c'è poco e le migliori attrazioni sono sul mare e massimamente si godono venendo in barca.

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Immagine del porto di Skopelos (da una fotto fatta durante il giro dell'isola in automobile).

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Per quanto detto sopra, non esistono fotografie o filmati del nostro giro in auto per l'isola. Naturalmente questa affermazione può facilmente essere contestata: non manca qualche chiesetta e qualche monastero… per chi ha voglia di sgambettare in salita, ci sarebbero delle antiche tombe scavate nella roccia viva di cui si sa poco… e poi, al di sopra di tutto, la chiesetta sul promontorio dove è stato girato un pezzo del famoso film “Mamma Mia”… ma sono tutte cose per le quali nessuno di noi quattro ha mostrato interesse.

 

Infine, il 19 maggio, dichiarata conclusa la sosta a Neo Klima, AURORA ed Isola Bianca partono per Skiatos.

Elaborazione di un'immagine di Google Maps                                                                          (immagine satellitare 3)

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Rotta di AURORA  Agnontas - Neo Klima - Skiatos - Skopelos

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Anche questa volta il mare è calmo. Partiamo con un cielo nero che si accumula sui monti di Skopelos, l'isola dalla quale salpiamo, e muoviamo in direzione di Skiatos intorno al quale si vede il sereno. La cosa ci fa un immenso piacere: non è bello beccarsi un temporale, che potrebbe essere anche forte, né in navigazione né in porto.

Le miglia non sono molte ed il mare si mantiene calmo, così non ci mettiamo molto a giungere a destinazione.

Devo dire che Skiatos, anche venendo dal mare, si presenta come un'isola molto bella. Noi puntiamo al capoluogo e siamo perciò costretti a passare in una strettoia tra isolotti appena fuori dalla rada nostra destinazione. Una volta dentro, scopriamo che di posti non ce ne sono… o perlomeno, ne individuiamo solo due: uno normale ed uno un po' precario (proprio davanti ad un “banchetto” che vende i biglietti per un tour dell'isola…). Io provo a vedere se ci sono ostacoli alla manovra nel posto a me più vicino: occorrerebbe dare ancora, ma prima faccio una ricognizione per controllare che ci sia fondo e non ci siano ostacoli.

Quando sono ben dentro tra le due barche vicine, a pochi metri dalla banchina, vedo qualcuno uscire di corsa dalla barca di sinistra urlando che devo subito andare via: il posto appartiene ad una barca da lavoro che rientra la sera.

Bisogna sapere che AURORA è una barca pesante con motore potente e subisce l'effetto volvente dell'elica molto di più di altre. Io faccio l'errore di interrompere subito la manovra per prepararmi a lasciare libero il posto immediatamente (avrei dovuto non ascoltare nessuno, finire la manovra e solo dopo decidere il da farsi).

Una volta ferma, la barca subusce l'effetto del vento e tende a buttarsi di lato addosso ad uno dei miei vicini. Siccome però “è dentro per metà”, porta la pancia sulla prua del vicino tentando di far perno e girarsi. Intervenendo con la marcia avanti, provocherei uns strisciata della mia fiancata sulla prua del vicino… intervenendo con la marcia indietro, l'effetto volvente dell'elica aumenta l'effetto del vento nel far girare AURORA intorno alla catena dell'ancora del vicino…

Una situazione imbarazzante… mi trovo incastrato come un novellino e non posso fare assolutamente niente. Io, Margherita ed i nostri “vicini per caso” facciamo l'unica cosa che possiamo fare in questo frangente: spingiamo tutti per evitare che le barche si tocchino e per “buttare fuori AURORA” da quella scomoda posizione.

Quando ci liberiamo, di Skiatos ne ho abbastanza. Concordo con Aldo, che ha assistito a tutta la scena, di lasciare l'isola immediatamente e far rotta per il porto di Skopelos… e così facciamo.

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Mentre viaggiamo in direzione di Skopelos, non posso smettere di pensare alla figuraccia che ho fatto. Non sono abituato a perdere il controllo della mia barca… anche in condizioni ben più impegnative. La cosa mi brucia.

Poi, dopo aver riflettuto a sufficienza, mi sembra di capire quale sia stato il problema. Sebbene con AURORA si sia già alla terza stagione, non sono ancora del tutto abituato alla barca: voglio dire che non ho ancora sviluppato tutti gli “automatismi” necessari per mantenere sempre sotto controllo la situazione. In questo caso avrei dovuto rifiutare di interrompere la manovra, ma la cosa non è avvenuta in automatico. Dopo, una volta fermata la barca, non esiste abilità alcuna in grado di controllarla: semplicemente bisogna evitare ad ogni costo di trovarsi in quella situazione. Ecco tutto.

Sono sicuro che, almeno questo automatismo, questa volta sono riuscito a crearlo.

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Abbiamo raggiunto la punta Ovest di Skopelos…

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Il mare non è solo calmo: è piatto. Le nostre barche navigano veloci col solo motore. Il porto di Skopelos da Capo Gourouni dista ancora circa otto miglia. Sono contento de fatto che dirigiamo per Skopelos Town: Margerita domani compie gli anni e dove andiamo mi sembra un buon posto per festeggiare.

 

Decidiamo di mangiare in navigazione: il mare è buono e non vi è motivo per rinunciare a questo piacere. Comunque AURORA non ci mette molto ad entrare in porto e trovar posto (di posti liberi ce ne sono molti): subito dopo pranzo infatti siamo sistemati: ancora a prua su cinque metri di fondo, calumo piuttosto lungo per sicurezza e poppa in banchina… Con acqua e luce il comfort è assicurato (per questo occorre prendere una scheda presso il chiosco nel porto).

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Appena arrivati nel porto di Skopelos, Margherita si riposa in pozzetto: alle cinque, dopo la siesta di Aldo, andremo a spasso..

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Il porto, qui a Skopelos, è troppo vasto per le barche da diporto: voglio dire che, se per le navi è ottimo, per le barche, a causa delle sue dimensioni, non è adatto. Quando tira vento forte, uno specchio d'acqua piuttosto ampio come questo è già sufficiente per generare onde, queste, anche se piccole, sono molto fastidiose per una barca. Inoltre, in caso di burrasca da NW, la sosta per un'imbarcazione può persino diventare pericolosa (vedi video sotto).

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Video disponibile su YouTube.

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Il giorno successivo al nostro arrivo, il 19 maggio, è il compleanno di Margherita e facciamo festa in compagnia di Aldo e Rosy. La giornata, per fortuna, sembra essere una giornata di bel tempo e possiamo proprio dire che comincia in allegria: non è solo il sole che splende in cielo a creare questa bella atmosfera… in realtà si tratta di più fattori che concorrono insieme a farci sentire così:

 

1 abbiamo detto che è una bella giornata

2 siamo in un porto relativamente protetto (… e comunque ci sentiamo al sicuro)

3 siamo a maggio… tutta la stagione è davanti a noi

4 siamo già alle Sporadi… la nostra meta (il ché ci da una certa soddisfazione)

5 abbiamo davanti a noi la "conquista" dell'arcipelago (siamo curiosi di scoprirlo tutto…)

6 siamo in compagnia di cari amici e tutto diventa più bello insieme.

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Margherita, nel giorno del suo compleanno, prende il sole sugli scogli davanti alla barca nell'isola di Skopelos.

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Passiamo in allegria l'intera giornata e non manca il momento di festeggiare insieme nel pozzetto di AURORA aprendo una buona bottiglia di “Prosecco”.

 

La sera, tutti e quattro, decidiamo di andare a mangiar fuori: un ristorante proprio sul porto, a poche decine di metri da AURORA e da Isola Bianca, è quello che ci ispira di più… e poi c'è musica dal vivo.

Tutti insieme, con Rosy ed Aldo, in un ristorantino sul porto… con tanto di musica “live”.

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Proprio non c'è che dire: a Skopelos facciamo la bella vita. In realtà non succede niente di particolare e non ci sono "stranezze" o curiosità da riportare… ma la vita scorre piacevole in giornate che sono spesso di calma piatta e sole pieno.

Solo la temperatura non è quella che di solito ci consente di fare i primi bagni a Maggio: non sappiamo se questo succede perché il clima alle Sporadi è un po' più freddo o semplicemente perché questanno “va così”… ma tant'è, ce ne facciamo una ragione.

Dopo alcuni giorni spesi in questo modo, il 25 Maggio decidiamo di salpare. Le giornate, come abbiamo detto, sono tutte di mare calmo ed il 25 non fa eccezione. La realtà è che la faccenda di Skiatos… il fatto di esserci arrivati per poi ripartire senza “poter toccar terra”, c'è andata proprio di traverso.

Studiando i documenti che abbiamo a bordo, ho scoperto che a Skiatos esiste un pontiletto nella baia a fianco del porto sul quale in questo periodo (fuori stagione) si dovrebbe poter sbarcare. Sembra che in stagione la capitaneria usi questo pontile per ormeggiavi i grossi yacht… Ma se adesso i grossi yacht non ci sono, potrebbero starci fino a tre barche come le nostre… sarebbe bello.

Partiamo quindi all'avventura per vedere se questa volta avremo migliore fortuna.

 

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AURORA ed Isola Bianca partono da Skopelos in rotta per Skiatos la mattina del 25 05 2023

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Come abbiamo visto, arriviamo a Skiatos dopo una breve navigazione su mare piatto e per prima cosa decidiamo, di concerto con Aldo, di fare una ricognizione della “baia del porto”: non che si abbia una grande speranza di trovar posto, ma più che altro per il desiderio di sapere quale sia la situazione prima di dirigere verso “il nostro posto segreto”.

Come entrambi immaginiamo, troviamo la stessa situazione della volta precedente: non c'è un buco. Così, tanto per esagerare, ci spingiamo fino in fondo alla baia, vicino all'aeroporto per intenderci. Qui le carte riportano di un molo al quale teoricamente si potrebbe attraccare. Quando lo raggiungiamo, capiamo che un ormeggio in questo posto è qualcosa da non prendere neanche in considerazione: si tratta di un molo creato con una gettata di calcestruzzo incredibilmente grossolano, del colore del fango, in grado di dare ospitalità solo a piccoli pescherecci che vi si appoggiano con i loro parabordi fatti di vecchi copertoni che nulla hanno ormai da temere. Per una imbarcazione da diporto, delicata e immacolata… un attracco semplicemente non è pensabile.

 

Beh!… Lo sapevamo. AURORA ed Isola Bianca invertono la rotta e dirigono, ormai senza più indugi, verso la banchina che abbiamo in mente… con la speranza di trovarvi posto.

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AURORA ed Isola Bianca trovano posto in banchina a Skiatos… al secondo tentativo di sbarcare sull'isoala.

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Al “secondo tentativo” di sbarcare sull'isola di Skiatos… facciamo “centro”: al nostro arrivo, l'intera banchina è libera e tutta per noi (tre posti in tutto)… solo dopo una mezzoretta arriverà la terza barca che ormeggia in mezzo a noi (foto sopra).

Che dire?… Siamo molto soddisfatti. Ho "ancorato lungo", come si dice in gergo, per poter essere assolutamente sicuro della presa dell'ancora. Il fatto è che dai documenti di bordo sappiamo che quando entra od esce dal porto una delle tante navi di linea che collegano l'isola alla terraferma qui arriva un'onda che spinge con forza la barca a terra: la tenuta dell'ancora deve essere assolutamente perfetta.

A Skiatos, appena sbarcati, ci sediamo ad un tavolo di un ristorantino con la barca in vista…

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Nel video sopra, appunto, si vede una nave uscire dal porto… in questo caso, si tratta di una nave moderna che non crea un treno di onde pericoloso. Ci sono però delle navi che, a differenza di questa, creano delle onde pericolose per le barche come le nostre ormeggiate di punta a questo molo.

 

Per noi la visita sull'isola si esaurisce con la visita a "Skiatos paese": voglio dire che evitiamo di farci il giro dell'isola per conoscerne in dettaglio tutte le coste. Allla galleria fotografica che segue il compito di fornire testimonianza di quel che vediamo.

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Galleria fotografica che raccoglie alcune foto fatte in occasione della nostra sosta a Skiatos.

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Rimaniamo a Skiatos due giorni… e sono sufficienti. Come tutte le Sporadi, Skiatos non è "a misura delle barche": voglio dire che in queste isole le barche, soprattutto in stagione, sono tantissime ma l'economia, pur basata sul turismo, punta solo sui “terraioli” (nei centri abitati e persino sparsi sulle isole si trovano moltissimi alberghi, ristoranti, bar e negozietti di ogni tipo… ma non esiste neanche un marina). Chiunque venga qui in barca deve essere disponibile ad arrangiarsi: non ci sono strutture.

Prima di proseguire, aggiungiamo comunque un'ulteriore testimonianza in video (vedi sotto).

Video di Skiatos girato nei nostri giorni di sosta.

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Qui a Skiatos si ripete una circostanza che sempre di più si riscontra nelle isole dell'Egeo (…e non solo): ovunque le strade di questi paesini sono le stesse… negozi con lo stesso look e bar che si alternano a ristoranti senza soluzione di continuità. Si fa fatica a cogliere una reale differenza fra Skiatos e Skopelos e Antiparos e Paroikià e…

Ho solo elencato a memoria le prime località che mi vengono in mente che si presentano tutte allo stesso modo.

Comunque, considerata conclusa la nostra sosta sull'isola, decidiamo di riprendere il mare il giorno 27 Maggio, quando salpiamo per Λουτράκι (Loutraki), nell'isola di Skopelos.

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AURORA ed Isola Bianca arrivano a Loutraki in una bella giornata di sole.

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Il 27 Maggio quindi arriviamo a Loutraki con una navigazione senza storia in una bella giornata di sole con mare calmo. Loutraki è un posto dove non c'è niente: in realtà è lo scalo a mare di un paesino chiamato "Γλώσσα" (Glossa) appena sopra la collina che sovrasta il porto.

Ci fermiamo ben quattro giorni a Loutraki: abbiamo proprio voglia di passare un po' di tempo senza impegni proprio in un posticino di tutto riposo come questo. Passiamo il tempo a passeggiare senza disdegnare, soprattutto la sera, il ristorantino di fronte al nostro pontile.

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Qualche foto della nostra sosta a Loutraki.

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Troviamo anche il tempo di andare a visitare Glossa. Vorremmo andare a piedi… non ci spaventa la salita. Però abbiamo la grande incognita della strada e del sentiero che occorre “azzeccare”: non la conosciamo e le indicazioni che abbiamo sono decisamente poco chiare. Prendiamo quindi la decisione “salomonica” di salire col taxi e ridiscendere a piedi: trovare la strada venendo dal paese è sicuramente più facile e poi, Aldo commenta, “scendere è più divertente che salire”.

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Qualche foto della nostra “gita” a Glossa.

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Si sta bene a Loutraki, comunque il 31 di maggio decidiamo di salpare: si va a Patitiri… Il porticciolo nel quale siamo arrivati venendo a Limnos quando abbiamo toccato terra alle Sporadi.

Visto però che sfileremo lungo la costa "Sud" di Skopelos, mettiamo in programma di fare una visitina nella baia di Panormos. Questa baia è piuttosto famosa tra i naviganti: si tratta di un'apertura all'interno di una baia più grande che quindi racchiude uno specchio d'acqua protetto da ogni tempo. Nei casi in cui è importante rifugiarsi per proteggersi dal cattivo tempo annunciato, si viene qui a cercare sicurezza.

AURORA entra nella baia di Pànormos, un rifugio prezioso in caso di tempo perturbato.

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Usciti dalla baia di Pànormos, lasciamo ormai Skopelos per dirigere su Patitiri, nell'isola di Alonnisos. Per quanto riguarda me e Margherita, non torneremo più, almeno in questa stagione, nelle due isole di Skiatos e Skopelos la visita delle quali consideriamo conclusa.

Invece siamo curiosi di visitare Alonnisos che praticamente non abbiamo ancora visto (siamo stati solamente nel porticciolo di Patitiri e per una sola notte al nostro arrivo nell'arcipelago).

Dopo un viaggio abbastanza breve  (13 miglia da Pànormos) arriviamo a Patitiri. Siamo un po' in apprensione per i posti liberi all'interno: la volta precedente abbiamo dovuto ormeggiare in una posizione che non ci è piaciuta a causa dell'eccessiva altezza della banchina. Invece, di posti ne troviamo a volontà e in pochi minuti caliamo l'ancora e filiamo catena per ormeggiare di poppa proprio nella zona centrale, quella che piace a noi.

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AURORA nella sua seconda sosta nel porticciolo di Patitiri, nell'isola di Alonnisos.

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Arriviamo ad ora di pranzo, quindi, appena ormeggiata la barca, decidiamo di andare a provare una taverna un po' fuori dalle zone più battute dal turismo "mordi e fuggi".  Per far questo, ci incamminiamo verso la spiaggia che si trova nella zona Ovest della baia che racchiude il porto. Passiamo lungo una sorta di marciapiede tra i vari locali che rimangono alla nostra destra e le distese dei tavolini alla nostra sinistra. Proprio l'ultimo locale in fondo è quello che cerchiamo (abbiamo fatto una ricerca in internet).

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Un paio di foto… una del ristorante ed una della spiaggia…

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Aldo e Rosy non sono della partita: hanno preso del pesce fresco e lo mangeranno direttamente in barca. Abbiamo però appuntamento per le prime ore del pomeriggio: vogliamo andare a visitare il paese di “Αλόννησος” (Alonnisos) che occupa la parte culminante di una collina che si erge alle spalle del porto a qualche chilometro dalla costa.

Così, all'orario, prendiamo il bus proprio alle spalle delle nostre barche che con pochi soldi ci porterà direttamente in paese. Il filmatino (di 4 minuti) che segue documenta questo momento.

Video che documenta la nostra visita al paese di Alonnisos.

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Dobbiamo proprio dire che il paesino di Alonnisos non ci delude: è molto carino e dall'alto la vista può spaziare in ogni direzione su tutto il mare che circonda l'isola. Certo… le Sporadi sono isole molto turistiche e, anche se siamo in anticipo sulla stagione, si vede bene dappertutto che il turismo qui è una vera industria. Comunque, la cosa è risaputa e noi eravamo preparati al fenomeno sin dalla partenza.

La “visita” al paese di fatto conclude la nostra esplorazione dell'interno dell'isola: voglio dire che quel che c'è da vedere lo vedremo con la barca… questo ad eccezione di un posticino che raggiungeremo a piedi partendo da Patitiri: “Βότση” (Vòtsi).

Ci rechiamo a piedi alla baia di Votsi, una baia ben protetta dove si può sostare in alternativa a Patitiri.

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( istruzioni )

Il 3 di Giugno, partiamo da Patitiri in direzione di Steni Vala, un fiordo della stessa isola molto gettonato che si trova all'interno dello specchio di mare racchiuso tra Alonnisos e Peristerà. Il mare è calmo ed il percorso lungo la costa non ci riserva fatti degni di nota. Naturalmente, anche in questa occasione sfiliamo di fronte alle bellezze naturali che in questo arcipelago sono dappertutto.

Steni Vala è piuttosto famoso tra “il popolo delle barche”: si sa che trovare posto è difficile ed ormeggiare lo è anche di più… Tutta la riva, entrando a destra, è stata banchinata per accogliere le piccole barche da pesca che facevano parte un tempo dell'economia di sostentamento dell'isola. Oggi i pescatori sono pochi e si sistemano verso il fondo della baia lasciando alle barche dei turisti tutto lo spazio possibile.

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Steni Vala, questo fiordo relativamente ben protetto, sarà l'ultima sosta nell'arcipelago delle Sporadi Settentrionali.

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Arriviamo quindi all'atterraggio con una certa apprensione: sappiamo che dovremo ormeggiare sull'ancora portando la poppa in banchina… ma la banchina non sarà raggiungibile a causa dei bassi fondali e delle rocce che orlano la riva. Dai documenti di bordo sappiamo che i locali (soprattutto i ristoratori) hanno messo sul molo delle lunghe assi che consentono di scendere a terra… ma bisognerà vedere se troveremo qualcuno disposto a prenderci le cime ed a "passarci una passerella”.

Beh!… la faccenda si risolve subito… per fortuna.

Appena arrivati individuiamo immediatamente solo due posti disponibili: uno verso il fondo del fiordo sul quale dirige Aldo ed un altro in mezzo al mucchio “riservato” a noi. Vediamo il nostro nuovo vicino scendere precipitosamente dalla sua barca per prenderci le cime e porgerci l'asse come da copione.

Bene!… Anche questa è fatta. Quelle rocce appuntite a poca distanza dalla pala del "mio timone” non sono il massimo… ma se va bene a tutti gli altri, farò in modo che vada bene anche a me.

A Steni Vala, per salire e scendere dalla barca si usa un lungo asse di legno….

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Così, in men che non si dica, ci troviamo tutti ben sistemati a Steni Vala. Ho cercato molte volte, quando progettavamo di venire alle Sporadi Settentrionali, di immaginare questo posto: visto sulla carta nautica o su Google Maps sembra un fiordo ben protetto e l'immaginazione fa leva su questo “sentimento di sicurezza” per farne un mito. In realtà vedremo come andrà questa sosta… C'è da capire se in caso di vento teso il fondale si rivelerà buon tenitore: speriamo!… Speriamo proprio di sì… Se cede l'ancora abbiamo le rocce appuntite che ci aspettano a poppa.

 

Dopo una prima notte di “sonno ristoratore” (effettivamente la barca ha “riposato” ben ferma per tutto il tempo), ci concediamo una passeggiata mattutina prendendo un sentiero che gira tutt'intorno al fiordo.

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Assistiamo alla partenza di una regata itinerante riservata a barche da crociera.

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Assistiamo alla partenza di una regata organizzata per barche da crociera come la nostra (video sopra). Effettivamente, devo proprio confessare che quel che vedo “mi mette di buon umore”: sembrano tutti dilettanti allo sbaraglio. Ma, a dispetto di questo fatto tecnico, lo spettacolo di vedere tutte queste barche in flottiglia è coivolgente.

Bravi!…

Non certo per le qualità tecniche, come abbiamo detto, ma per la voglia di fare sicuramente.

 

Passiamo qualche giorno a Steni Vala in totale relax. Con Aldo e Rosy ne approfittiamo per provare i ristorantini locali. Inoltre, passiamo molto tempo in una spiaggia vicina (che raggiungiamo a piedi) molto ben attrezzata e con un ristorante che funziona proprio benino.

La spiaggetta attrezzata che frequentiamo durante la nostra sosta a Steni Vala.

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Nella sosta a Steni Vala, sfruttiamo a fondo un meccanismo a noi ben noto: ogni tanto, quando la situazione lo consente, si ormeggia la barca in un posto sicuro dove fa da “pied à terre” e ci si da alla vacanza per terraioli.

A Steni Vala, questa strategia ci da il massimo: la camminata è poca cosa e risulta persino piacevole ed il posto che raggiungiamo è bellissimo e ben attrezzato… relax, bagni di mare e ristorantino sull'acqua.

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Durante questa sosta, discutiamo spesso con Aldo: vogliamo organizzare una “spedizione” a Kirà Panagia, un'isoletta di fronte alla quale AURORA ha sfilato nel viaggio che da Limnos ci ha portato alle Sporadi.  Inizialmente, avevamo entrambi pianificato di andare a Limnos insieme e venire poi alle Sporadi atterrando proprio a Kirà in un'ampia baia “super protetta” che si trova a Nord dell'isola.

Elaborazione di un'immagine di Google Maps                                                                          (immagine satellitare 4)

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L'isola di Kirà Panagia con le sue baie e la rotta fatta da Aurora ed Isola Bianca per visitarle.

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Bisogna dire che abbiamo saputo che nelle Sporadi Settentrionali sono state istituite molte aree protette e che Kirà Panagia è una di queste. Le informazioni che abbiamo dicono che è vietato passarvi la notte, ma esistono comunque dubbi a proposito e la normativa non è chiara.

Comunque, il cinque Giugno partiamo per la “grande avventura”: salpiamo da Steni Vala con l'intenzione di arrivare a Nord dell'isola di Kirà Panagia ed entrare ad ispezionare la grande baia protetta… poi punteremo a Sud dell'isola per vederci l'altra baia (immagine satellitare 4 sopra).

 

Quando partiamo il tempo è bellissimo e nulla lascia presagire che il viaggio si rivelerà molto impegnativo con mare e vento sempre contrari (fino a quando non gireremo per tornare indietro).

AURORA mostra ancora una volta una sua caratteristica che ne fa una barca da crociera ideale: col solo motore risale senza sforzo apparente mare e vento egregiamente.

 

Ad ogni modo, tralasciamo questi dettagli ed arriviamo al momento in cui imbocchiamo lo stretto passaggio che ci porta dentro la baia Nord dell'isola di Kirà (Video sotto). Per le ragioni che ho detto, AURORA arriva per prima ed abbiamo il privilegio di entrare a stretto contatto con una natura apparentemente incontaminata (non vediamo segni di presenza umana fino a quando, prima di tornare indietro, non scorgiamo un micro-capanno nascosto dietro un albero).

Vale la pena di soffermarsi su questo aspetto della visita: sembra di poter vedere com'era il mondo prima dell'intervento umano. Ne siamo consapevoli e lo consideriamo un privilegio.

Dopo un viaggio burrascoso, AURORA ed Isola Bianca entrano nella baia Nord-Est di Kirà Panagìa.

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Lasciate le acque protette della grande baia Nord-Est di Kirà Panagìa, ritorniamo sui nostri passi facendo rotta a ritroso verso l'estremità opposta dell'isola: voglia andare ad esplorare la rada di Sud-Ovest, meno scenografica ma più gettonata dalle barche da diporto. Infatti, questa baia si raggiunge molto più facilmente dalle acque protette tra Alonnisos e Peristerà ed offre un'eccellente protezione dai venti di Nord-Est che in questi mari sono dominanti.

Esploriamo la baia a Sud-Ovest dell'isola di Kirà Panagìa.

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Quando arriviamo in fondo alla baia di Sud-Ovest nell'isola di Kirà Panagia, vi troviamo un paio di barche all'ancora. La rada è ben protetta dai venti dominanti ed essendo abbastanza vicina all'isola di Alonnisos molte barche vi arrivano per passare la notte. A differenza della grande baia di Nord-Est, qui l'acqua è limpida e trasparente e volendo è un ottimo posto per passarci qualche giorno in isolamento per fare il pieno di bagni di mare.

Dal punto di vista psicologico, Kirà Panagìa è l'ultima delle isole delle Sporadi Settentrionali che si trova nella nostra lista… ci sentiamo pronti a partire per la nostra nuova tappa: l'isola di Skiros.

Beh!… non è proprio così.

In realtà, finora abbiamo un po' snobbato Peristerà. Non che lo si faccia apposta… il fatto è che l'isola è disabitata e non esistono scali: si può stare solo in rada sull'ancora. Allora ho deciso che entreremo a curiosare una delle sue baie più gettonate durante il nostro viaggio da Alonnisos a Skiros.

 

Il giorno 9 Giugno, con tanti calorosi abbracci, lasciamo Aldo e Rosy che resteranno nelle Sporadi e partiamo per Skiros. Anche se questo viaggio fa già parte della prossima web-page, mi sembra geograficamente coerente ed appropriato inserire qui di seguito il video girato nella baia di "Peristeri" (…è il nome che si legge sulle carte), una baia piuttosto profonda che è situata sul lato Sud dell'isola.

Sfiorata Peristerà molte volte senza mai avvicinarci… in viaggio per Skiros, prima di lasciare le Sporadi, ne vediamo una baia.

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Mentre lasciamo le Sporadi Settentrionali in navigazione per Skiros, pensiamo che non abbiamo fatto male a non inserire queste isole nella lista delle mete da toccare nel “viaggio del July”. Intendiamoci: sono isole molto belle… ma c'è qualcosa di indefinito che nel giudizio ci lascia “sospesi”. Probabilmente sono isole situate molto vicino alla terraferma ed hanno sviluppato una eccessiva attività turistica dedicata esclusivamente al turismo di terra (dimenticando completamente o quasi il diporto).

Ad ogni modo, ormai è ora di guardare avanti… Skiros ci attende… ma questo lo vedremo nella prossima web-page.