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La foto satellitare del tratto di mare chiamato "mare chiuso" ( a ridosso di Lefkada ).

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Cartolina di Natale 2018

Il viaggio è stato bellissimo ed il vento, mano a mano che aumentava, non faceva che aiutarci ad andare più veloci. Il moto ondoso creato dal vento, come lo stesso vento, erano entrambi a favore. Le cose sono cambiate una volta arrivati nei pressi della lingua di sabbia che occorre circumnavigare per entrare nella darsena antistante il ponte levatoio. Infatti, se esaminiamo la foto satellitare riportata qui sotto, si vedono bene i bassi fondali con acqua trasparente che si incontrano avvicinandosi a terra. Inoltre, nella foto è stata evidenziata, da una linea tratteggiata, la zona di bassi fondali non navigabile che si incontra verso costa entrando.

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Fine

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Spiccare il volo verso la libertà e la conoscenza fa di ogni vita una vita degna d'essere vissuta.

Stagione 2018  - "Dov'è il July adesso?"

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N.B. - Questa pagina contiene il "LOG" delle tappe del July nella stagione 2018. Per sapere dove si trova il July al momento, occorre andare in fondo alla pagina.

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Arriviamo a Leros con la nave proveniente dal Pireo (5 aprile). Arrivo “sonnolento” alle 4h:30' di notte. Poi subito a letto in hotel...

La mattina dopo, alle dieci, dopo una bella colazione, affittiamo una moto per tutto il tempo che trascorreremo sull'isola fino alla nostra partenza.

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Foto dai nostri itinerari

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Un momento di relax: "ci prepariamo a pranzare in barca al marina di Leros". 

Finalmente, secondo i piani, il primo giorno del mese di maggio prendiamo il mare per affrontare la nuova stagione: destinazione Patmos.

La distanza fra le due isole (da porto a porto) è di circa venti miglia (nautiche). La giornata è di quelle con poco vento ed onda morta da Nord-Ovest... Ma il July viaggia bene e tutto sembra filare a meraviglia... All'improvviso, “allarme rosso”: si rompe la cinghia dell'alternatore e salta, di conseguenza, quella della pompa d'acqua di mare. La temperatura potrebbe salire rapidamente ed il motore potrebbe gripparsi guastandosi irreparabilmente. Per fortuna però (merito di Margherita che mi spinge a controllare continuamente) scopriamo il guasto in tempo. In quaranta minuti eseguo la sostituzione delle cinghie in mare e riprendiamo la navigazione.

Uff... Avevo fatto cambiare entrambe le cinghie dal meccanico... Le ha tirate troppo.

Contact

 

ilviaggiodeljulymail@gmail.com

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Il July si "sistema", ormeggiato di fianco in banchina, in un posticino tranquillo. 

A Patmos riusciamo a trovare le cinghie di ricambio ed a montarle per una “riparazione” definitiva. Poi, un'occhiata al meteo e dopo tre notti passate in banchina si riparte: destinazione Samos (4 maggio).

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Ormeggiati a Pythagorion (Samos), ci prendiamo un aperitivo a pochi metri dalla barca.

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Arriviamo a Pythagorion dopo un viaggio veloce con tempo favorevole. Alle 12h:30' siamo già a tavola nel pozzetto del July. Poi, dopo un pomeriggio di relax, andiamo a prendere un “aperitivo – birretta” in un bar a pochi metri dalla barca (foto sopra).

Abbiamo deciso di partire da Patmos perché per l'indomani è prevista pioggia in serata. Abbiamo saputo, per telefono, che gli amici Luigi 1 e Luigi 2 sono partiti anch'essi da Leros e si sono fermati nell'isolotto di Archangelos. In effetti ci raggiungono il giorno dopo a Pytagorion: ma si fermano in rada senza approdare in banchina. Poi però, al mattino successivo, dopo una nottata passata sotto pioggie e temporali, decidono (sotto l'acqua) di entrare in porto anche loro.

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A Pythagorion, in una giornata di pioggia, a bordo del July sappiamo cosa fare.

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I “due Luigi” sono arrivati entrambi a Samos per aspettare le rispettive signore che arriveranno in aereo. Abbiamo tutti la stessa idea in mente: andare a Nord... Spingerci fino a Lesbos.

La prima delle due signore, Nicla, fa in tempo ad arrivare la sera prima della nostra partenza. Così, tutti invitati per l'aperitivo a bordo del July alle sette. Si festeggia tutti insieme: l'indomani partiremo mentre loro dormiranno ancora.

E così facciamo: alle sette del mattino il July salpa per la prima delle tappe che ci porteranno a Lesbos. Dirigiamo per Vathì (cittadina sulla costa Nord capoluogo dell'isola di Samos).

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A Vathì (Samos), riusciamo a trovare come ormeggiare nel porto pescatori.

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Vathì è in una rada piuttosto ampia esposta a Nord-Ovest (che è il vento dominante ed entra diretto fino in fondo alla baia). Non esiste un porto al suo interno. Hanno costruito una lunga diga aperta che consente l'attracco alle navi ed offre protezione ai mezzi dello stato (marina, guardia costiera, etc.). Ma niente da fare per le piccole barche da diporto: la zona è troppo esposta. Così, anche se siamo riusciti a metterci all'interno del porto pescatori, “balliamo” inevitabilmente. Per essere più chiari, dirò che i documenti nautici di bordo, quando soffia dai quadranti settentrionali, descrivono la sosta all'interno di questo porticciolo "fastidiosa" ma non pericolosa. Tuttavia, si tratta di sostare una sola notte... L'indomani mattina all'alba, infatti, partiamo per Chios (dove arriviamo alle 15h:30' circa). Viaggio buono... A parte l'avventura dell'abbordo di un gommone d'altura FRONTEX (un bestione nero, enorme, che ci ha affiancati minacciosamente a babordo) che ci ha controllato mentre rollavamo con vento fresco di poppa a poche miglia dall'arrivo.

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A Chios, riusciamo ad ormeggiare all'inglese in banchina (porticciolo tranquillo e ridossato).

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Sosta tecnica... Solo per passare la notte “in branda” e non in navigazione. L'indomani si parte all'alba. Comunque ci rilassiamo per tutto il pomeriggio e la sera troviamo un bel ristorantino che ci ripromettiamo di “visitare” ancora.

L'indomani infatti, alle sei del mattino usciamo dal porto. Un pescatore seduto sul molo proprio all'uscita, nonostante gli sforzi, non sente i miei avvertimenti (anche se urlo con tutto me stesso ). Il porto ha un ingresso molto pericoloso con rocce a pelo d'acqua nascoste dalla luce radente del mattino che mi impediscono di deviare dal percorso stabilito... Non posso fare nulla.

Il July aggancia una delle sue lenze e gli strappa la canna dalle mani. Per qualche centinaio di metri, ci trasciniamo a poppa la sua canna che galleggia tra le onde già aggressive a primo mattino. Dopo un po' non la vediamo più. Spiace per quell'uomo. Ma, chi è causa del suo mal pianga se stesso. Non ci si mette a pescare all'imboccatura di un porto. Non a caso è vietato.

L'ultima tappa per arrivare a Lesbos è comunque una piccola traversata (circa 55 Miglia). In un controllo di routine, mi accorgo di avere la cinghia dell'alternatore lenta. Al momento opportuno, mentre il July procede alla vela, faccio il lavoro. Arriviamo a destinazione alle 15h:20'.

Una chiamata via radio e sappiamo di avere un posticino al marina che ci attende: tutto bene fino all'ormeggio.

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A Mythilini (Lesbos), riusciamo a trovare posto nel marina senza difficoltà (sono in pochi qui...).

È il 10 maggio 2018 ed il programma è quello di “rimanere” sull'isola “a oltranza” fino a quando non l'avremo visitata “tutta” per bene. Vedremo.
Il 20 05 2018, alle prime luci dell'alba come al solito, il July riprende il mare in direzione Sud. Siamo diretti alla piccola isola di Oinoussa (tra Chios e la costa turca) per un breve scalo: giusto una sosta per conoscere il posto e passarci la notte. Inoltre, così facendo, possiamo spezzare il viaggio in due percorsi più brevi.
La traversata (circa 46 miglia) si svolge di buon passo nonostante una fastidiosa onda da OSO ed arriviamo all'ormeggio appena dopo l'ora di pranzo. La giornata è assolata e si cominciano a sentire le vere temperature estive. Una birra gelata all'ombra del patio della taverna di fronte contribuisce al benessere dell'equipaggio.

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Dopo una notte tranquilla ormeggiati di fianco in banchina, partiamo da Oinoussa all'alba.

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Le previsioni meteo sono di vento a cinque nodi da Nord Ovest... Ovvero mare piatto e calma generale. Invece, dopo neanche un miglio, ci becchiamo 25N belli tesi col mare che “bolle” facendo vibrare il July che, incurante, fila a sette nodi. È strano questo errore nelle previsioni. Non è la prima volta che accade quest'anno. Siamo contenti di essere diretti a Chios nel nuovo marina (abbandonato e senza gestione) dove saremo protetti da ogni tempo. L'ingresso sarà “emozionante”... Dovremo evitare le rocce che ostruiscono l'entrata a sinistra... Ma siamo già entrati nel viaggio di andata  ed ho avuto modo di prendere i miei riferimenti: entreremo a razzo.

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Dopo una veloce corsa, ci ormeggiamo di fianco in banchina, e partiamo per vedere l'isola.

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Arriviamo che è ancora presto. Troviamo posto facilmente proprio dove ci piace stare per sentirci sicuri con qualsiasi tempo. Dovremo lasciare il July incustodito per tutto il giorno: infatti scendiamo subito a terra per andare ad affittare un'auto per visitare l'isola che non conosciamo ancora.

La sera del giorno successivo al nostro arrivo, dopo aver riconsegnato l'auto, facciamo il punto. Siamo molto soddisfatti del nostro tour: praticamente abbiamo visitato tutto quello che ci interessa. Ci è sfuggito solo il museo della mastica... Peccato. Si trova in un angolo a Sud dell'isola e, quando siamo arrivati, lo abbiamo trovato chiuso... Chiudono il martedì... Mai visto!

L'idea sarebbe quella di riposare e prendercela comoda. Pensiamo di tenere sotto controllo il meteo per decidere con calma quando partire. Un'occhiata ad internet però ci mette in allarme. È attesa una perturbazione che è più saggio prendere in porto. Forse restare bloccati in questo marina abbandonato (soprattutto senza approvvigionamento d'acqua) non è poi così piacevole. Decidiamo così di partire l'indomani puntando su una buona galoppata che ci porterà a "ficcarci" nello stretto tra Samos ed Ikaria (da evitare con tempo cattivo) prima che Eolo si scateni. Punteremo al nuovo marina, ancora da finire, di Marathocampos (nell'isola di Samos).

 

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Così, il giorno 23 05 2018 all'alba, partiamo dal “Nuovo Marina di Chios” ancora in direzione Sud per raggiungere Kampos, lo sbocco a mare di Marathokampos nell'isola di Samos. Il viaggio si svolge senza imprevisti fino allo stretto tra le isole di Ikaria e Samos. Qui, quando mancano tre/quattro miglia alla punta Est di Samos, un bel vento fresco solleva un po' di maretta e si intensifica, mano a mano che ci avviciniamo al capo, fino a diventare un vento a 25 nodi che rende l'onda fastidiosa ed aggressiva. Ma dura poco... Almeno per noi. Infatti, appena doppiato il capo, entriamo progressivamente in una zona protetta dalla stessa isola ed entriamo senza difficoltà nel nuovo marina in fase di ultimazione.

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Dopo una veloce corsa, ci ormeggiamo di fianco in banchina a Marathocampos nell'isola di Samos.

Nella foto sopra, si vede bene la nube scura che si forma sulla cresta più alta dell'isola di Samos quando soffia vento dai quadranti settentrionali. Nella sosta a Marathokampos (che durerà parecchi giorni) sperimenteremo gli effetti del vento catabatico che qui sono particolarmente evidenti.

Martedì 5 giugno 2018, dopo una bella sosta rilassante durata tredici giorni, riprendiamo il mare facendo rotta su Ikaria. Passiamo a pochi metri dal promontorio più a Nord di Fourni e dirigiamo verso il nuovo marina (anch'esso finito... Quasi ma ancora non gestito) di Agios Kìrycos, il capoluogo dell'isola.

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Dopo una rilassante travesata nenza storia. il July arriva ad Agios Kìrykos, nell'isola di Ikarìa.

Dopo una lunga sosta ad Agios Kìrykos, capoluogo dell'isola di Ikarìa, il 13 giugno 2018, riprendiamo la navigazione: siamo diretti a Sud. Abbiamo ormai concluso il viaggio alla scoperta delle Sporadi Orientali ed abbiamo intenzione di concederci un periodo di vacanza “stanziale”. Porteremo il July nell'isola di Kos a Kardamaina dove abbiamo in programma di incontrare altri amici “giramondo” coi quali abbiamo un mezzo appuntamento.

Elaborazione da un'immagine di Google Maps                                                                          (foto satellitare 1)

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Itineraio da Leros a Mytilini (Lesbos) in giallo... in bianco per il ritorno fino a Kardamaina.

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Nella "cartina" qui sopra, è mostrato quasi tutto il mare Egeo. In particolare, sono evidenziate le isole che tocchiamo col July nel percorso dalla partenza 2018 fino a Kardamena, nell'isola di Kos. Con linea tratteggiata gialla è tracciata la rotta verso Nord da Leros, base invernale, fino a Mytilini, capitale di Lesbos. Con la linea punteggiata bianca si vede la rotta di ritorno verso Sud.

Il viaggio da Ikaria a Kardamena è un viaggio piacevole e senza problemi. Partiamo con vento teso che ci spinge creando un mare favorevole ad una buona andatura veloce. Il vento più sostenuto lo incontriamo a Sud di Fourni, un piccolo arcipelago che lasciamo a sinistra. Facciamo un video per ricordare questa bella andatura frizzante tipica dell'Egeo. Per chi non è appassionato di navigazione, può risultare una visione monotona. Ma per chi, come me, nota tanti particolari piacevoli e interessanti, il video è un bel ricordo di cui è bello disporre in questo sito.

Video della partenza da Ikaria per giungere a Kardamaina, la nostra meta del momento. 

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La rotta da Ikaria a Kardamaina non è un breve tratto di mare. Parliamo di qualcosa che si avvicina alle 85 miglia nautiche... E noi intendiamo prendercela comoda. Facciamo un primo scalo a Pandeli dove arriviamo verso le 13h:00'... In tempo per andare a mangiare da Pirofani, la nostra taverna preferita, dove l'amico Stavros (il padrone) ci accoglie con gran calore. L'indomani mattina partiamo per Kos Town: non prenotiamo al nuovo marina... Ma, appena a “tiro”, li contattiamo via radio e ci facciamo assegnare un posto.

Ancora una volta, andiamo a mangiare in una taverna dove ci conoscono bene... Ed ancora una volta ci accolgono con grande amicizia (viva la Grecia!).

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Sbarcati a Kardamaina, ci diamo alle celebrazioni della chiusura della crociera di prima estate.

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Poi l'indomani, il 15 06 2018, salpiamo per Kardamaina all'alba. Sono poche miglia ma sappiamo che presto si alzerà vento contrario e vogliamo arrivare prima che accada. Troviamo posto davanti alla taverna Teo's (foto sopra), un posticino proprio al centro vicinissimo alla colonnina di acqua e luce. All'ora di pranzo, diamo il via ai festeggiamenti per la felice chiusura della “crociera di prima estate”. La foto sopra mostra il July nella “banchina di lunga degenza” a noi tanto cara. La sosta a Kardamaina è molto lunga. Molti amici si alternano a farci compagnia. Ci resteremo alla fine circa due mesi e dieci giorni in tutto.

Il 27 agosto 2018 il July riprende il mare in un viaggio che ci porta a Pantheli (...o Pandeli per gli italiani), nell'isola di Leros. Ci vogliamo andare perché abbiamo organizzato una piccola vacanza in compagnia degli amici Claudio e Giannina che arriveranno a settembre da Milano. Abbiamo prenotato per loro un alberghetto proprio di fronte al porticciolo. Partiamo da Kardamaina alle sette del mattino e facciamo tappa al marina di Kos Town per spezzare il viaggio. Il giorno dopo, ancora di mattina molto presto, muoviamo per risalire a Nord verso Leros ed arriviamo a Pantheli poco dopo mezzogiorno.

Elaborazione da un'immagine di Google Maps                                                                          (foto satellitare 2)

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Itinerario del July da Kardamena a Pandeli. ​

A Pandeli ci concediamo un mix di relax e di vita “salutista”. La mattina, appena dopo colazione, ci incamminiamo su per il villaggio di Platanos e poi giù... Dall'altra parte... Verso Agia Marina dove spesso riusciamo a trovare pesce appena pescato. Portiamo con noi lo zaino e lo usiamo per metterci quel che compriamo per la “spesa giornaliera”.

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La sera del primo giorno a Pandeli: una cena "da Pirofàni", il nostro ristorante preferito. 

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Al ritorno, verso le undici, bagno con nuotata “controllata”... Io nuoto per mezzo chilometro e Margherita per 300 m... Facciamo lo stesso nel bagno del pomeriggio. Inoltre i pasti sono ben calibrati per ottenere il massimo del risultato dal punto di vista del benessere fisico. Claudio e Giannina ci raggiungono il giorno 9 del mese in corso (settembre) e rimangono fino al 18. Il giorno 20 portiamo la barca a Porto Lakki, nel Marina, doe verrà alata in secca il giorno 22... Qui il July passerà tutto l'inverno.

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La nosta barca in secca il giorno della partenza da Leros per il rientro a Milano. 

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