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La foto satellitare del tratto di mare chiamato "mare chiuso" ( a ridosso di Lefkada ).

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Cartolina di Natale 2018

Il viaggio è stato bellissimo ed il vento, mano a mano che aumentava, non faceva che aiutarci ad andare più veloci. Il moto ondoso creato dal vento, come lo stesso vento, erano entrambi a favore. Le cose sono cambiate una volta arrivati nei pressi della lingua di sabbia che occorre circumnavigare per entrare nella darsena antistante il ponte levatoio. Infatti, se esaminiamo la foto satellitare riportata qui sotto, si vedono bene i bassi fondali con acqua trasparente che si incontrano avvicinandosi a terra. Inoltre, nella foto è stata evidenziata, da una linea tratteggiata, la zona di bassi fondali non navigabile che si incontra verso costa entrando.

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Spiccare il volo verso la libertà e la conoscenza fa di ogni vita una vita degna d'essere vissuta.

A Sud del Dodecaneso

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Gli amici Agostino, Roberta e Roberta sono partiti. È stato molto bello averli con noi per una quindicina di giorni... Ma non resteremo soli a lungo. Altri amici, questa volta sulla loro barca, sono in contatto con noi e ci raggiungeranno a breve: sono nella vicina isola di Kàlymnos e contano di raggiungerci a Kardamena quanto prima... L'idea è quella di passare insieme il mese di Agosto da qualche parte. Sappiamo che nell'isola di Nisiros, a poche miglia di distanza da dove ci troviamo, ci saranno delle feste greche di mezza estate che promettono d'essere interessanti: vedremo!

Ad ogni modo, io e Margherita vorremmo spingerci a Sud. Nel tratto di mare prospiciente l'isola di Rodi, sul lato Ovest, c'è un'isoletta chiamata Chalki che vorremmo visitare: siamo già stati da quelle parti senza poterci avvicinare a causa di condizioni meteo avverse. Questa volta, contiamo sul fatto che potremo aspettare quanto serve: troveremo sicuramente una finestra di tempo maneggevole.

Elaborazione di un'immagine di Google Maps                                                                          (immagine satellitare 1)

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Foto dai nostri itinerari

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Mappa delle isole tra le quali avremmo piacere di viaggiare durante il mese di Agosto.

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La “mappa” sopra (immagine satellitare 1) mostra la parte Sud dell'arcipelago del Dodecanneso con le isole che vorremmo toccare. In verità, non abbiamo ancora deciso se passare o no da Rodi: è un'isola affollata e forse non è il caso. Ci penseremo al momento opportuno.

Quando i nostri amici Guido e Rita ci raggiungono a Kardamena, finalmente, è un momento di gran festa. Con Guido ci siamo sentiti spesso dalla Spagna, la scorsa stagione. Continuava ad incitarmi perché tornassimo nell'Egeo: in realtà non aveva alcun bisogno di insistere... La decisione era già presa. Tuttavia, quando siamo arrivati in questo mare, noi eravamo da una parte (Poros, sul lato Ovest) e loro dall'altra (Patmos, sul lato Est). Così, si tratta di un “ricongiungimento” atteso a lungo.

La mattina successiva al loro arrivo, il 3 Agosto, senza che la cosa fosse in programma, decidiamo all'improvviso di salpare per portarci a Nisiros... Sono poche miglia, ma intanto cambiamo "aria".

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Il July all'ormeggio nel porticciolo di Pali (Παλοι) nell'isola di Nisiros.

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Ci siamo mossi in una bellissima giornata (come sempre da queste parti) e quando il sole comincia a tramontare il cielo ci avvolge con i suoi colori pastello che creano un'atmosfera particolare che induce alla serenità d'animo: è un privilegio essere qui.

Inoltre, per festeggiare d'essere ancora tutti insieme in questo “paradiso terrestre”, decidiamo di andare a mangiare all'aperto in una “taverna” del porto (foto sotto).

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La prima sera a Nisiros festeggiamo tutti insieme cenando in una taverna sul porto.

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Passiamo i primi giorni a Nisiros in totale relax. Con gli amici, siamo stati a lungo senza vederci e le cose da dire sono tante. Inoltre, ci concediamo lunghe ore di dolce far niente nella spiaggetta a due passi dal porto.

Vi troviamo dei lettini da spiaggia, messi ovviamente dalla municipalità, il cui uso è gratuito. Non ci sono ombrelloni; ma alcuni alberi in fila, piantati proprio sulla sabbia, forniscono l'ombra sotto la quale godere di una temperatura ideale.

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Durante la sosta a Nisiros, approfittiamo spesso della spiaggia accanto al porto.

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La seconda sera, decidiamo di approfittare dell'idea di prendere in affitto delle moto per andare a cenare in un ristorantino all'interno... Che si affaccia proprio sulla caldera. È un posticino piuttosto noto sull'isola, ("to Balkoni") e prenotiamo un tavolo proprio in prima fila.

Quando arriviamo, le luci del giorno stanno cominciando a cedere il posto alle prime ombre della sera. Lo spettacolo ha un fascino che le parole non possono descrivere. Neppure una foto riesce a riprodurre un'immagine significativa. Comunque, qui sotto si vede il risultato... Per quanto possibile, si ha almeno un'idea di quel che voglio dire.

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Alla sera ceniamo in un ristorantino, chiamato "To Balkoni", con vista sulla caldera.

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In particolare, io e Margherita approfittiamo “a piene mani” della moto a disposizione per girare e rigirare l'isola. La prima volta, siamo “sbarcati” qui nel 2011 e da allora abbiamo visto e rivisto quasi tutto quel che c'è da vedere. Tuttavia, il fascino del luogo è tale che ci attira ancora... E molto.

Ritorniamo quindi nel paesino di Nikìa, vicino al quale, si trova la chiesetta sperduta dedicata al Profeta Elia. Da qui si gode la migliore vista panoramica che abbraccia tutta l'isola dall'alto di un picco proprio sopra la caldera.

Elaborazione di un'immagine di Google Maps                                                                                                          (immagine satellitare 2)

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Il percorso da Pali (porto) a Nikia. Vicino si trova la chiesa Profeta Elia con vista sulla caldera.

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Nella “cartina” sopra (immagine satellitare 2) si vede bene dove sia allocato il posto rispetto al porticciolo di Pali dove abbiamo la barca. Siamo nel lato Sud, piuttosto in alto... L'isola è scarsamente abitata. O meglio... Le abitazioni sono concentrate in pochi paesini e gli ampi spazi tra questi sono disabitati. Da quassù l'occhio può spaziare ovunque (vedi filmato seguente).

Sopra Nikìa, dalla chiesa dedicata al Profeta Elia, l'occhio spazia su tutta la caldera.

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Dopo tre giorni passati in totale relax, io e Margherita decidiamo di proseguire il nostro viaggio verso Sud. Gli amici Guido e Rita non verranno: hanno già navigato abbastanza. Il piano è quello di star via alcuni giorni e poi tornare a Nisiros in tempo per le feste di Ferragosto. Loro ci attenderanno qui.

Così, il giorno 6 Agosto, salpiamo verso le nove del mattino in direzione della prima isola che incontreremo in direzione Sud: Tilos che conosciamo già dal 2011 (- click -), ma abbiamo proprio il desiderio di vedere se qualcosa è cambiato nel frattempo.

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A Tilos troviamo un posto in banchina... L'unico libero al momento.

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Quando arriviamo, troviamo l'ultimo posto libero (foto sopra) nella banchina a terra (quei posti liberi sul molo di sovrafflutto a noi non piacciono...). Ci aiutano ad attraccare una coppia di inglesi molto simpatici coi quali passiamo una mezzoretta a conversare.

Poi, andiamo a sgranchirci le gambe ed a fare un bagno nelle acque limpide della spiaggia a fianco.

Nel secondo pomeriggio facciamo anche la spesa per vedere... Ci sembra proprio che nulla sia cambiato. Alcuni amici ci hanno incuriosito parlando di questo scalo con un entusiasmo che a noi sembra esagerato. L'isola è bella e le poche case che si affacciano sul lungomare sono carine... Anche l'acqua è bella... Ma non ci piacerebbe rimanere più di una notte.

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Suggestioni di una notte passata a Tilos.

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Anche il buio arriva rischiarato da una luna romantica che crea un'atmosfera intrigante. La foto sopra è fatta dalla scogliera di fronte ad una panchina proprio sul mare sulla quale ci sediamo ad ascoltare una seducente musica dal vivo che viene da un locale a pochi metri da noi... Ma viverci è dura! Fare la spesa è impossibile... Non si trova nulla. Ci si sente un po' fuori dal mondo... Forse è proprio questo che piace a chi ce ne ha parlato con tanto trasporto.

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Il July entra nella rada di Chalki.

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Ad ogni modo, la mattina seguente, il 7 Agosto, partiamo presto, poco dopo l'alba, per poter arrivare a Chalki in seconda mattinata... Così da trovare quasi sicuramente posto in banchina. Il trucco è semplice: arrivare quando la maggior parte dei “vacanzieri” si accinge a partire.

Quando ci avviciniamo, l'isola ci appare particolarmente brulla. La foto sopra mostra l'arrivo del July: si vede, oltre la linea del limite delle case, l'assenza quasi totale di vegetazione.

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Le case sul lungomare di Chalki viste dalla prora del July.

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Troviamo l'unica banchina mezza vuota e ci sistemiamo come meglio ci aggrada. L'ormeggio prevede l'uso dell'ancora e Margherita la cala con una manovra impeccabile. Proviamo la tenuta mettendo motore indietro a mezza forza: possiamo stare tranquilli... Il ferro ha agguantato.

Ci guardiamo intorno con una certa curiosità: è la prima volta che arriviamo in questo posto. Lo stile delle case a me ricorda Simi... Faccio una foto (sopra) dalla prora del July.

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L'abitato di Chalki visto dall'alto. Le barche sono ormeggiate tutte su un unico pontile.

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Nel pomeriggio decidiamo di fare due passi nella parte “alta” del paese. Salendo, in effetti, possiamo godere di una vista panoramica che offre un'impressione complessiva diversa di questo scalo (foto sopra).

Passeggiare tra le poche strade del borgo ci fa un certo effetto difficile da spiegare... Diciamo che si vede... Quasi... Che il turismo ha portato gli abitanti ad abellire le loro case con più cura di quanto ci si aspetterebbe in un luogo così sperduto. Tuttavia si percepisce con chiarezza come, finita la stagione, tutto il paese possa cadere in un lungo letargo fino alla stagione successiva.

Video panoramico dal pontile di Chalki.

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Quando arriviamo ormai alla sera, scegliamo un posticino in riva al mare per concederci una “birra gelata alla greca”... È un momento molto piacevole: cerchiamo di fissare negli occhi questo paesaggio un po' particolare e mantenere il ricordo di questa atmosfera.

Tuttavia abbiamo deciso che domani salperemo alla volta di Simi. Lì, contiamo di incrociare l'amico Luigi che dovrebbe trovarsi ormeggiato a Pedi Bay.

Elaborazione di un'immagine di Google Maps                                                                                                      (immagine satellitare 3)

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Mappa della rotta da Chalki a Pedi Bay, nell'isola di Simi.

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Ancora una volta facciamo la traversata in acque sostanzialmente calme: quest'anno i cambiamenti climatici, qui in Egeo, sono molto evidenti. Il Meltemi, il forte vento stagionale che ha reso famoso questo mare fra tutti i marinai del Mediterraneo, non si fa sentire.

Poco prima di arrivare, contattiamo Luigi che ci conferma d'essere ormeggiato in banchina ad attenderci: “Si Marcello, hai capito bene. C'è un posticino libero in banchina proprio qui a fianco... Se ti dai una mossa, il posto è tuo... Ti aiuto ad ormeggiare... Prepara le cime”.

Così, in men che non si dica, il July è ben sistemato e noi scendiamo a terra a festeggiare l'incontro. La parentesi della Spagna, di fatto, ci ha tenuto lontani dagli amici della Grecia per due anni.

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Il July all'ormeggio nella baia chiamata "Pedi Bay", nell'isola di Simi.

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Ce ne stiamo tre giorni in questa bellissima rada. Al secondo giorno, Luigi ci lascia: è venuto qui con il figlio, la nuora ed il nipotino... Deve portare tutti a Rodi da dove partiranno per rientrare in Italia.

Noi ne approfittiamo per fare delle belle passeggiate. Soprattutto il percorso a piedi che ci porta a “scavalcare” il promontorio che ci separa dal capoluogo. Ci piace andare a fare la spesa in quei negozi che ben conosciamo... Siamo già stati molte volte su quest'isola (- click -).

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Il July rimane a Pedi Bay e noi veniamo a piedi nel bel paesino di Simi.

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Infine, la mattina di venerdì 11 agosto, partiamo per ritornare a Nisiros dove troveremo ad attenderci Guido e Rita che sono rimasti fermi sull'isola. Salpiamo alle prime luci dell'alba perché ci sarà vento forte contrario nel pomeriggio e vorremmo evitarlo.

Tutto il percorso fin qui, intendo da quando siamo partiti da Nisiros per questa minicrociera, lo abbiamo fatto con mare calmo. Questa volta però ho dovuto riflettere a lungo prima di salpare. Le previsioni sono brutte... Il fatto è che il maltempo durerà qualche giorno e il rischio è quello di perdere le feste che ci aspettano a Nisiros per Ferragosto. L'unica è partire subito e “sperare di schivare il peggio”... E così facciamo.

Elaborazione di un'immagine di Google Maps                                                                                                      (immagine satellitare 4)

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La rotta del July dall'isola di Simi a Nisiros... Sfilando la costa Turca che rimane a Nord.

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Dobbiamo percorrere circa 36 miglia nautiche: inizialmente con calma di mare e di vento, poi, verso le 14h:00', il vento dovrebbe soffiare teso da Nord-Ovest... Lo avremmo dritto sul muso.

Quindi usciamo dalla protezione della baia all'alba e puntiamo dritto al passaggio tra l'isola di Simi e l'isolotto Nimos (subito a Nord). È un passaggio che abbiamo fatto molte volte; occorre stare attenti ed evitare scogli e bassifondi che costituiscono un pericolo... Ma niente di preoccupante: occorre solo attenzione.

Mare buono, poco vento: le previsioni sembrano rispettate... È un buon inizio.

Poi però, un'onda lunga da Sud Ovest mi mette in allarme. C'è qualcosa di poco chiaro. Capisco che il ballo potrebbe cominciare prima... Ma me lo aspetto da Nord-Ovest.

Ad ogni modo, al momento la barca avanza bene e non rimane altro da fare se non attendere per vedere quel che succererà. Stiamo sfilando parallelamente alla costa turca mantenendoci a buona distanza. Se venisse una buriana da Sud-Ovest, il vento ci spingerebbe in Turchia ed è quel che non vogliamo. Non intendiamo fare pratiche di ingresso e, men che meno, rimanere incastrati lì per qualche giorno a causa del maltempo.

Passiamo un paio d'ore a scrutare la superficie dell'acqua e l'orizzonte per cercare di capire per tempo quel che sta succedendo...

E poi arriva. Il vento è teso e il mare monta: viene inaspettatamente da Sud-Ovest... Ci deve essere burrasca da quelle parti perché le onde che arrivano sono formate... Vengono da lontano. Comincia una lotta che avrei volentieri evitato. La barca soffre: è alla frusta. Lo scafo picchia continuamente e sbatte sull'onda che si rompe sulla nostra prua... Ma il July, ancora una volta, ci dimostra di che pasta è fatto: sfonda l'onda e non si ferma. Così, metro dopo metro, onda dopo onda, lo scafo si apre la strada. È solo questione di tempo... Se le cose non peggiorano, basterà resistere.

Arriviamo nel primo pomeriggio ed entriamo nel porto di Pali dove ci aspettano gli amici Guido e Rita che ci aiutano ad ormeggiare. Il mare è proprio uno strano ambiente... Stando qui in porto, tutto sembra tranquillo. Abbiamo dovuto lottare duramente fino ad un paio di miglia prima dell'ingresso... Poi, tutto si è calmato. Immagino che fuori soffi ancora, ma non qui. Questo tratto di costa sembra quasi tranquillo. Bah!... Misteri della natura.

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La sera stessa del nostro arrivo, solo un occhio esperto vede il mare mosso in lontananza.

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L'indomani, prendiamo la moto per poterci muovere agevolmente. Ormai mancano pochi giorni ai festeggiamenti del Ferragosto e vogliamo prendere informazioni recandoci direttamente sul posto. Sappiamo infatti che stanno organizzando non una ma due feste: una nella località di Mandraki, la capitale dell'isola, l'altra in un monastero situato sul lato Est dell'isola... Quello di Panagia Kira.

La possibiltà di scegliere la festa alla quale partecipare, come sempre in questi casi, scatena discussioni fra noi quattro (Io, Margherita, Guido e Rita). Ognuno propende per una scelta diversa e tutti hanno argomenti solidissimi per garantire quanto la propria idea sia "indubbiamente" la migliore.

Il primo che visitiamo è il monastero di Panagia Kira che si trova sul crinale ad Est dell'isola.

Visita "d'ispezione" al Monastero di Panagia Kira.

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Per arrivarci, si prende una stradina secondaria che si snoda in discesa da quella principale. Subito ci rendiamo conto che le condizioni dell'asfalto sono proprio da “fuoristrada”. Ad ogni modo, arriviamo senza danni visibili sia noi che la moto. Una clip video, qui sopra, ci ricorderà quel momento.

Appena dentro, troviamo quattro persone che si danno da fare per i preparativi: sono tutti volontari. Dei quattro, una signora parla inglese perché è emigrata in Australia ed ogni anno torna sull'isola, dov'è nata, per le vacanze. Così, riusciamo ad avere tutte le informazioni sulla festa in programma.

Lasciato poi il monastero, ci rechiamo dall'altra parte dell'isola... A Mandraki. Qui la festa viene organizzata alle spalle della piazzetta centrale...

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La piazzetta alle spalle della quale faranno la festa per il prossimo Ferragosto.

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Non sono riuscito a scoprire quale sia il nome della piazzetta vicino alla quale faranno la festa. Noi la chiamiamo “la piazzetta dei platani”. Comunque, a pochi metri di distanza, saliti quattro gradini, si trova l'accesso ad un cortile chiuso dove i volontari si stanno dando da fare per i preparativi. La cosa più bella è che sono in corso le prove musicali... Non cè che dire... Sono proprio bravi.

I volontari si danno da fare per la festa a Mandraki del prossimo Ferragosto.

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Il fatto curioso è che più prendiamo informazioni sulle due feste in preparazione e meno siamo capaci di operare una scelta. La verità è che tutto fa ritenere che saranno bellissime entrambe.

Alla fine, sapere di avere a disposizione una moto che ci consente spostamenti veloci (l'isola, in fondo, è piccola...) ci fa venire l'idea giusta: parteciperemo “contemporaneamente” ad entrambe le feste.

In prima serata, andremo a Mandraki dove abbiamo potuto appurare che la cena (distribuita gratis dalle belle ragazze del paese direttamente ai tavoli) è di qualità migliore. Poi, successivamente, ci sposteremo al Monastero Panagia Kira dove lo spazio a disposizione per le danze e l'orchestra sembra maggiore.

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Nel frattempo, ci raggiunge Luigi con Nicla ed una sua amica: tutti a bordo di Elina, la sua bella barca (Luigi è uno degli amici del July - click -). Inoltre, ho tralasciato di dire che durante il nostro soggiorno a Nisiros abbiamo fatto amicizia con altre coppie di italiani in vacanza qui. Quando arriva il momento, festeggiamo tutti insieme il Ferragosto. A titolo di curiosità, il breve video che segue fornisce un "flash" della serata al monastero Panagia Kira.

La serata a Ferragosto al monastero di Panagia Kira.

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Il Ferragosto viene festeggiato degnamente da tutti e siamo molto contenti di avere scelto di passarlo a Nisiros quest'anno. Naturalmente la compagnia degli amici rende tutto molto più bello. Ma le “allegre serate” non si esauriscono così presto.

Qualche giorno dopo, siamo tutti invitati in casa di Roberto e sua moglie: hanno ristrutturato una casa rurale posta in zona “strategica” dalla quale, la sera, possono godere del tramonto.

La serata a casa di Roberto per godere del magnifico tramonto.

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Tutto il tetto è stato rifatto con materiali appropriati che lo rendono “calpestabile”. Praticamente, un gigantesco terrazzo sul quale sono state sistemate delle poltroncine. Tutta la compagnia, quindi tutti noi, saliamo sul tetto pochi minuti prima del calare del sole ed apriamo la festa con un bel brindisi.

Sono sicuro che ci ricorderemo per un bel pezzo di questo mese di Agosto allegro e spensierato. Ora è tempo però di guardare avanti... Le vacanze sono tutt'altro che finite. Il 6 di Settembre ci raggiungeranno da Milano altri amici: Claudio e Giannina. Contiamo di passare quindici giorni con loro a Leros.

Il 19 Agosto il July salpa diretto a  Kardamena; Guido e Rita ci raggiungeranno presto. Noi abbiamo in programma di "riposare" e fare cambusa. Fare la spesa a Kardamena è molto meglio ed è possibile fare una vita più sana. Mangiare sano, dormire bene, bagni in un mare incredibilmente limpido ed un ristorantino dove ci conoscono che, per noi, è il migliore da quelle parti.